Monossido di carbonio a Mornago Intossicata famiglia di quattro persone

Fuga di monossido di carbonio: intossicata un’intera famiglia. Notte di paura in via Dante dove l’allarme è scattato intorno alle 2.30 di domenica scorsa

Stando alle prime frammentarie informazioni a rendersi vinto che qualcosa non andava è stato il capo famiglia. Operaio, 50 anni, l’uomo si è svegliato e si è sentito male. La testa gli girava e gli faceva male e aveva un senso di nausea inspiegabile. Nell’aria gli è parso di avvertire uno strano odore (anche se il monossido di carbonio in sé è in odore). E ha ipotizzato immediatamente che qualcosa non andasse.

Immediatamente ha svegliato la moglie e i due figli di 20 e 16 anni. Stessi sintomi per tutti gli altri tre componenti della famiglia. Immediata è scattata la chiamata ai soccorsi. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco insieme alle ambulanze inviate dal 118. La famigliola nel frattempo era uscita dall’appartamento aprendo per precauzione tutte le finestre.
Padre, madre e i due figli sono stati tutti trasportati all’ospedale di Circolo di Varese. L’intuizione

del capo famiglia si è rivelata esatta: intossicazione da monossido di carbonio. Per fortuna in forma leggera: i quattro stanno bene e sono stati dimessi ieri pomeriggio. Se il padre non si fosse svegliato il bilancio dell’accaduto avrebbe potuto essere molto più drammatico.
I vigili del fuoco hanno lavorato per quattro ore per individuare l’origine della pericolosa perdita. Al momento una causa certa non è ancora stata individuata. Sotto “accusa” ci sarebbero il boiler interno all’appartamento e una stufa accesa durante la serata per scacciare l’umidità e il freddo che le temperature colate a picco hanno portato in poche ore in provincia.

Nelle prossime ore saranno i tecnici dell’Asl ad eseguire sopralluoghi nell’abitazione. Spetta infatti a loto accertare con esattezza le cause della fuga. Stabilendo, tra l’altro, anche se la fuga possa essere stata determinata da una cattiva manutenzione o da mancati interventi di pulizia e certificazione degli impianti. La famiglia potrà tornare a casa. Con le ispezioni in corso l’abitazione ora può considerarsi come messa in sicurezza. Il monossido di carbonio può trasformarsi in un killer silenzioso. È praticamente inodore e, qualora la fuga si verifichi di notte, soltanto svegliandosi è possibile riconoscere i sintomi dell’intossicazione.
Quando gli ambienti sono saturi chi vi riposa arriva a perdere conoscenza senza avere possibilità di chiedere aiuto. È quindi fondamentale in questa stagione far controllare tutti gli impianti casalinghi prima di accenderli. Lo stesso vale per stufe e camini che devono essere utilizzate soltanto con canne fumarie perfettamente pulite.