Moriggia, ancora degrado. Dopo i topi ecco le siringhe

La derattizzazione degli spazi verdi ha svelato una piaga peggiore. Trovati degli aghi usati di fronte all’oratorio: e non è un caso isolato

– Moriggia, parte la caccia ai topi. Ma intanto nel prato di fronte all’oratorio spuntano le siringhe.
Uno “scambio” del quale i residenti nel popoloso quartiere alla periferia della città avrebbero volentieri fatto a meno. Tanto più che di fronte all’oratorio c’è persino una scuola materna. E insomma, la zona è frequentata da diversi bambini.

Intanto i ratti: a fine ottobre gli abitanti di via Gramsci, la strada che attraversa la Moriggia, hanno inviato una lettera al comando della Polizia locale, chiedendo di programmare un intervento di derattizzazione straordinaria tra l’oratorio e la materna.
Motivo, appunto, la presenza di alcuni topi, notati nel prato che si trova di fianco alla sede parrocchiale e nel parco pubblico adiacente all’asilo.
Trascorse tre settimane dalla segnalazione, ieri i vigili hanno accompagnato sul posto i tecnici dell’azienda

che si occupa di catturare i roditori, che hanno posizionato alcune trappole per topi. «Questo problema lo abbiamo risolto, anzi ringraziamo Comune e Polizia locale perché si sono attivati in tempi ragionevoli», spiega , autore della segnalazione al comando di via Ferraris.
«Assistendo il tecnico per la derattizzazione, però – prosegue – ho notato un problema ben più grande: l’area antistante l’oratorio non è infestata solo dai topi, ma anche dalle siringhe usate». Per la precisione tre, abbandonate una vicino all’altra sul ciglio della strada.

Un problema forse peggiore di quello legato alla presenza dei roditori. Non foss’altro perché i topi scappano quando passa qualcuno, le siringhe no. Il rischio è che qualcuno si punga, specie in una zona frequentata quotidianamente da ragazzi e bambini.
In realtà Moriggia non è la sola zona di Gallarate a vivere problematiche di questa natura. Nel settembre dello scorso anno, infatti, La Provincia raccontò di alcune siringhe usate abbandonate sulle scale del parcheggio dell’ex centro commerciale Il Fare, evidentemente diventato un rifugio per i tossicodipendenti. Qualche mese più tardi ne vennero segnalate alcune in via Curioni, strada che corre di fianco alla ferrovia.
Non solo. Il responsabile gallaratese della Fondazione Exodus, , parlò anche di una villa privata abbandonata a Cajello e di una fabbrica dismessa in via del Lavoro come spazi utilizzati dai “tossici”.
Ora la problematica sembra aver colpito anche la Moriggia, che ha aperto un altro fronte in tema di degrado.