Multa non pagata, stipendio pignorato «Difficile vivere con 350 euro al mese»

Lorena Paccagnini, lavapiatti di Cajello, avrà una trattenuta del 20% per un anno «Giusto che paghi, ma datemi più tempo». Il sindaco di Cairate: «Parliamone»

– Non paga una multa e dopo quattro anni il Comune le pignora un quinto dello stipendio. Peccato che guadagni 350 euro al mese: «Voglio pagare, ma ho bisogno di più tempo per farlo».
Protagonista di questa vicenda , 54enne residente a Cajello. Il comune in questione non è quello di Gallarate, ma quello di Cairate: è qui che nel 2011 la donna venne multata. «È passato tanto tempo, non ricordo più perché. Credo che si trattasse di qualcosa legato alla revisione».

Poco importa. Ciò che conta è che all’epoca questa signora, al tempo senza lavoro, non fu in grado di pagare quanto dovuto per l’infrazione al codice della strada. Come è giusto che sia, il Comune di Cairate non ha dimenticato quella somma. E così, passati gli anni, si è arrivati alla riscossione coatta.
Al punto che martedì il datore di lavoro della signora Paccagnini ha ricevuto una lettera dal tribunale, che le impone di girare un quinto dello stipendio della signora al comune di Cairate, fintanto che non sarà coperta la somma dovuta.
Che, tra mora ed interessi, oggi ha raggiunto i 900 euro. Piccolissimo particolare «io lavoro come lavapiatti, per sette ore alla settimana. A fine mese porto a casa 350 euro». E insieme a lei vivono il figlio 32enne disoccupato e la figlia di 13 anni.