Multe per gli sconti natalizi: «colpa dei saldi a gennaio»

Fanno discutere le contravvenzioni date ai commercianti gallaratesi. I sanzionati: «Non vendiamo più». Le minoranze: «Più buonsenso»

– Multe ai commercianti per i saldi anticipati, fa discutere il rigore con cui la Polizia annonaria applica la norma. A lamentarsi non solo i negozianti, ma anche le forze di opposizione. Che chiedono tolleranza vista la situazione di crisi.
Il fatto è che la legge prevede che i saldi comincino il 5 gennaio. E vieta di anticipare le promozioni. «È ovvio che noi commercianti lo sappiamo», spiega una delle negozianti multate, «ma siamo anche in un momento in cui neanche il Natale è più lo stesso». Anzi, secondo l’esercente a rovinarlo sono stati proprio i saldi così vicini al 25 dicembre.

Ci sarebbe insomma chi rimanda i regali ai primi di gennaio con l’obiettivo di spendere meno. Per questo c’è chi anticipa i saldi, sperando di vendere in tempo per il Natale. Però la legge dice altro. «Sì, ma qui stiamo parlando di aiutare il commercio», conclude la negoziante, «invece ci mandano di proposito i vigili perché hanno bisogno dei nostri soldi».
Una posizione condivisa anche dalle forze di opposizione. «È il solito problema di sensibilità», ragione il portavoce di Forza Italia ,

«a fronte di una città sprofondata nel caos, dove i barboni affollano i portici per la disperazione dei commercianti, i negozianti vengono massacrati di multe».
Il fatto, aggiunge, «è che senza commercio non c’è città, forse questo in comune non l’hanno capito». Un atteggiamento «nemico dell’impresa, tipico della sinistra, che la gente sta già giudicando». Soprattutto perché «si applicano due pesi e due misure: fare i saldi fuori stagione è una palese violazione e vengono date le multe. Ma è anche vietato un presidio fisso in via Ivrea, disturbando la quiete dei residenti. In quel caso, però, da Palazzo Borghi c’è un completo menefreghismo».

, capogruppo della Lega Nord, riconosce che «le regole sono regole. E vanno applicate anche per rispetto di tutta la categoria». Il padano, però, chiede di non utilizzare la mano pesante: «Vista la crisi economica, le difficoltà del commercio e le tasse, deve prevalere il buonsenso». Insomma, «giusto andare di pattuglia» e “stanare” chi anticipa i saldi.
Ma prima di staccare la multa, meglio chiedere di cambiare comportamento. «In questo periodo vediamo diverse problematiche che preoccupano per la vivibilità commerciale del centro e non solo, a cominciare dagli archetti gialli installati di fronte ai negozi», afferma invece (Ncd).
Convinto anche lui che «sarebbe stato meglio attuare un’azione preventiva, spiegando ai negozianti che hanno anticipato i saldi, che lo hanno fatto perché stretti nelle morse della crisi, che non era possibile». E far quindi partire le multe solo in un secondo momento.