Niente benedizione per i bimbi a scuola

Raccolta firme alla primaria Fermi di Bobbiate. «In questo momento sarebbe un gesto importante. Scuola laica? Allora perché insegnare religione?»

– Niente benedizione Natalizia in classe per i bimbi della scuola primaria Enrico Fermi e i genitori organizzano una raccolta firme. Quest’anno il Natale ha un sapore diverso a Bobbiate e se fino allo scorso anno i bambini ricevevano la benedizione in Chiesa durante il concerto di fine anno, ora si vuole riportare la tradizione nelle aule scolastiche.

La normativa italiana non è molto chiara al riguardo, ma alcune sentenze del Tar si sono espresse in materia e la tendenza, ormai da molti anni, è quella di evitare che i parroci entrino nelle scuole per benedire gli alunni in occasione delle festività religiose cristiane, almeno durante gli orari di lezione. In ormai quasi tutti gli istituti la tradizione è bandita perché “la suola è laica” e la benedizione potrebbe urtare la sensibilità di chi ha credenze diversa da quella cattolica.


Una teoria che, per non scontentare nessuno, dovrebbe accontentare tutti ma che in realtà, dato il contesto storico, ha fatto risvegliare in molti un senso di appartenenza che era passato in secondo piano. Appartenenza ad una comunità che ha le sue radici più profonde nel cristianesimo. «Se la scuola fosse davvero laica come sostiene il nostro dirigente scolastico – scrivono i genitori -, allora ci spieghi come mai nel programma didattico è inserita la materia di religione e perché la scuola resta chiusa a Natale e a Pasqua e durante tutte le festività religiose».
Sono molti i papà e le mamme che ieri mattina hanno firmato, fuori da scuola, una petizione da consegnare al dirigente, il professor , chiedendo che il parroco, , possa tornare nelle aule a impartire la benedizione ai bimbi. Una battaglia a cui si è unito l’intero rione e tra i firmatari ci sono anche i residenti che non hanno figli che frequentano al scuola Fermi. Persino alcune attività commerciali di Bobbiate si sono rese disponibili alla causa e chiunque volesse aderire alla raccolta firme può trovare la petizione alla Farmacia e alla pasticceria Virgilio.
«Mai come in questo momento storico crediamo sia importante difendere le radici culturali della nostra civiltà – insistono i genitori – La benedizione nelle scuole è parte integrante di questa cultura e crediamo sia giusto che la tradizione venga ripristinata».

Una battaglia ideologica che rischia di diventare un altro caso nazionale e su cui il Parroco di Bobbiate getta acqua sul fuoco. «Non sono ancora stato interpellato sulla questione e non voglio che si monti un caso più grande di quello che è – commenta Don Mauro – I bambini della scuola elementare Fermi che vorranno partecipare alla festa di fine anno riceveranno la benedizione, come ho già concordato con la dirigenza scolastica». Invoca alla ragione Don Mauro e invita i parrocchiani a non inasprire i toni in un momento già difficile. Il Natale, nella tradizione cristiana, celebra la nascita di Gesù e il clima in cui si dovrebbe accogliere la venuta del figlio di Dio non è certo quello del conflitto, ma di festa e di gioia.
I genitori sembrano comunque determinati a portare le loro richieste sulla scrivania del dirigente scolastico e a lasciare che sia lui a decidere il da farsi. «Se la maggior parte degli alunni desidera ricevere la benedizione a scuola, fare il presepe e l’albero di Natale, allora la minoranza che è indifferente o contraria si dovrà adeguare».