«Noi e i nostri bimbi vivi per miracolo»

Gallarate, la famiglia Ragucci salvata dalla scelta di entrare al Bardo con il turno di visita successivo. «Stavamo arrivando al museo, se non ci fossimo fermati a comprare dei souvenir sarebbe toccato a noi»

– «Quel paio di scarpe ci ha probabilmente salvato la vita. Non le butterò mai, saranno il nostro portafortuna per sempre». Quella che potrebbe essere una battuta alla Carrie Bradshaw è la porta che dà accesso al racconto di un incubo. «Sì, potrebbe essere una battuta spiritosa. Se non ci fossero stati i morti, i feriti. Se non ci fosse stato il terrore e poi, alla fine di quella giornata, non fosse calata una cupezza tale a spingerci a rimanere chiusi nella nostra cabina. Noi due, io e mio marito, a guardare i nostri bambini e a pensare come il destino ci abbia graziato».

, gallaratese, il 18 marzo era a bordo della Costa Fascinosa con il marito e i due figli. «Due anni e mezzo e tre anni e mezzo» precisa Simona che, nel raccontare qualcosa di così enorme dall’essere sfuggiti per un soffio a un attacco terroristico, non trattiene un sospiro e spiega: «Non posso fare a meno di pensare a quei 60 minuti. Un’ora di tempo che per noi ha fatto la differenza tra la vita e la morte».