Non parla la moglie-killer Il mistero del movente

Omicidio di via Briante: convalidato il fermo a carico di. La moglie sessantaquattrenne di , pensionato di 72 anni, massacrato nella sua abitazione sabato 13 aprile a Somma Lombardo, resta rinchiusa nel carcere di Monza dove ieri mattina è stata sentita dal giudice per le indagini preliminari . Un’interrogatorio lampo: la donna dei misteri, infatti, ancora una volta si è avvalsa della facoltà di non rispondere.

Non ha detto nulla Aita, descritta da tutti come tranquilla e amorevole con il marito, rinunciando a discolparsi o a fornire qualche spiegazione sul movente del delitto. Che ancora oggi resta ignoto.

Il gip ha reputato consistenti i gravi indizi di colpevolezza a suo carico: la donna avrebbe mentito su ogni suo spostamento effettuato nel pomeriggio di sabato. Ad incastrarla i risultati dell’autopsia che retrodatavano l’ora del delitto di parecchio collocando Aita sul luogo del delitto mentre il consorte di una vita veniva massacrato prima colpito alla testa con una statuetta, forse per stordirlo, poi pugnalato tre volte.

Le telecamere dei sistemi di video sorveglianza che monitorano il percorso tra Somma, luogo del delitto, e Fagnano Olona, luogo di residenza di , figlia della coppia, dove Aita si è recata dopo il delitto. Ma non negli orari da lei indicati mentre sconvolta segnalava l’uccisione del marito arrivando persino a simulare un malore. Non solo: sull’auto che la donna ha utilizzato per compiere il tragitto dopo l’omicidio (auto inviata ai Ris di Parma per accertamenti) sarebbero state trovate tracce ematiche. Sangue che gli inquirenti sospettano essere della vittima: la conferma inchioderebbe ulteriormente la donna lasciando pochi dubbi sull’assassinio.

I carabinieri di Gallarate e Varese, intanto, stanno cercando il coltello utilizzato per pugnalare Faraci. Tassello attualmente mancante. Il movente sarebbe da individuarsi in un fatto preciso, una colpa commessa da Faraci in ambito familiare. Marginale sarebbe invece il movente economico.

I figli della donna, intanto, difendono la madre a spada tratta: «Non è stata lei – ha spiegato- L’hanno fermata inutilmente. È innocente e certo non aveva alcuna intenzione di allontanarsi. L’hanno fermata perché tutti erano terrorizzati dalla presenza di uno o più ladri che trovando mio padre in casa al momento del colpo l’hanno ucciso». Ancora da fissare la data dei funerali.

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