«Non toglieteci i 4 milioni per Expo»

«Tagliare i fondi alle Camere di Commercio significa che la Cciaa di Varese avrà quattro milioni di euro in meno da spendere. Anche per Expo».

Il numero uno di piazza Montegrappa non ha fatto sconti a , ministro dell’Agricoltura con delega ad Expo 2015, ieri al museo Maga di Gallarate per incontrare amministratori e associazioni di categoria e fare il punto in vista dell’esposizione universale del prossimo anno.

E lo ha incalzato sulla riforma degli organi camerali. Un tema che si riflette anche su Expo, visto che è alle Cciaa che è dato il compito di coordinare le attività che sul territorio cercano di intercettare l’indotto della manifestazione che aprirà nel maggio del prossimo anno.

«Se la questione era dirci che bisogna cambiare qualche presidente in carica da 30 anni, potevate trovare un’altra maniera per farlo. E comunque questo non riguarda Varese» ha aggiunto. Insistendo sul fatto che le risorse tagliate alla Camere di Commercio sono tolte «alle nostre attività di sostegno al sistema economico e sociale».

Sollecitazioni di fronte alle quali il ministro Martina non si è tirato indietro. «Davanti a un ragionamento del genere la porta è aperta», ha dichiarato, «ingaggiare un dibattito su questo tema innesca un meccanismo virtuoso. Ed Expo deve servire anche a queste operazioni sul territorio, a riorganizzare i sistemi esistenti».

C’è però un altro tema che preoccupa il Varesotto: la liberalizzazione degli slot a Linate. «Non posso dire che non siamo preoccupati per le ricadute economiche e sociali di queste decisioni», ha affermato Scapolan, «il fatto che ci dicano che avverrà solo durante Expo non ci lascia tranquilli». Tanto più che tra occupazione diretta ed indotto di Malpensa «parliamo di più di 70mila persone». Una preoccupazione condivisa anche dal sindaco di Gallarate.

«Il presidente di Sea ci dice che oggi l’aeroporto lavora al 35% delle sue possibilità». E liberalizzando gli slot a Linate «questa percentuale si ridurrà ancora».

Una questione, quella del ridimensionamento dello scalo della brughiera, che preoccupa anche in vista dell’accordo tra Ethiad e Alitalia. «Su questo posso dirvi che dobbiamo rappresentare queste giuste preoccupazioni a chi ha in mano la partita», la risposta di Martina.

Il tema, in altre parole, va posto al delegato alle Infrastrutture. E alle amministrazioni locali azioniste di Sea. «Lavoriamoci su», l’invito che è venuto dall’esponente del governo di , «non dico che sia semplice, ma è giusto segnalarlo».

Soprattutto «è giusto che si lavori per rendere Malpensa un volano vero». Obiettivo che il governo ha perseguito, anche in funzione di Expo. «Certamente incrociare l’esposizione universale con la crisi della compagnia di bandiera non ci ha aiutato».

Ma Martina resta ottimista, forte anche dei 5,5 milioni di biglietti già venduti, dei quali 900mila in Cina. «Questo territorio più di altri è interessato alle ricadute di breve termine di Expo, qui c’è un potenziale flusso di raccordo che vi rende più interessati di altre realtà a questo meccanismo virtuoso».

Soprattutto se enti locali e associazioni di categoria saranno in grado di fare sistema e presentarsi unite all’appuntamento con l’esposizione universale.

© riproduzione riservata