Non va più di moda il matrimonio in città. Soprattutto in chiesa

A Varese Sempre meno persone si sposano e in età più avanzata. Molte più unioni civili rispetto a quelle religiose: continua il trend iniziato nel 2010

A Varese i matrimoni civili superano i religiosi. Complessivamente, inoltre, ci si sposa meno, e sempre più tardi. Da gennaio a oggi, a Varese, davanti all’altare, si sono giurate amore eterno 97 coppie, a Palazzo Estense 157. La maggior parte degli sposi sono entrambi italiani (112); 45 gli sposi stranieri (o entrambi, o uno dei due).
I matrimoni civili avevano già superato i religiosi nel 2010: quell’anno due coppie proferirono il fatidico “si” in Comune,

portando i matrimoni civili a quota 142 e superando i 140 religiosi. La distanza tra le due formule divenne più marcata nel 2011, con 165 matrimoni civili contro i 138 religiosi.
Il 2012 e il 2013 segnarono un’inversione di tendenza, con il ritorno dei matrimoni religiosi in pole position: 163 contro 160 nel 2012 e 136 contro 133 nel 2013. Poi i matrimoni civili hanno rimontato e impresso il trend che dura ancora oggi. Nel 2014 i civili furono 150, i religiosi 122.
Il matrimonio civile viene preferito da molte coppie sicuramente perché costa meno e non impone etichette e abitudini diventate tradizione, come gli abiti nuziali, i fiori e i banchetti sontuosi.

Bisogna anche considerare che il matrimonio è un traguardo che si raggiunge sempre più tardi nel tempo. Negli ultimi anni, a Varese, sono aumentati i matrimoni in cui entrambi i nubendi hanno un’età compresa tra i 46 e i 55 anni. Dal 2007 al 2010, nessuna coppia di cittadini entrambi residenti a Varese coronò il sogno d’amore a quella età. Ma dal 2011 le cose cambiarono, con almeno una coppia di sposi all’anno over 40.
Nel 2014 si sposò anche una coppia con entrambi i nubendi di età compresa tra i 56 e i 65 anni.
Nel 2015, le coppie over 50 divennero due, dando di fatto il via a una nuova tendenza, quella del matrimonio avanti negli anni (che spesso non è il primo “sì”, ma il secondo). Il dato forse più significativo, però, è quello che mostra come i matrimoni siano complessivamente in calo. La media varesina di matrimoni – religiosi e civili – celebrati all’anno, in questi ultimi nove anni, è pari a 294. Gli ultimi tre anni sono sotto la media.

Nello specifico: nel 2015, da gennaio ad oggi, sono stati celebrati 254 matrimoni. Nel 2014, 272. Nel 2013, 269. Varese, quindi, riflette il trend nazionale mostrato dell’Istat. Che stima che, nel 2014, sono stati celebrati in Italia 189.765 matrimoni. Circa 4.300 in meno rispetto all’anno precedente.
Perché il matrimonio non è più quel traguardo magico che si sogna fin da bambini? Secondo l’Istat, ci si sposa meno perché, da una generazione all’altra, si posticipa sempre di più giorno in cui si mette su famiglia.
Parallelamente, però, aumentano le cosiddette convivenze, che in alcuni casi culminano nel matrimonio, in altri costituiscono un percorso a sé. Le unioni libere in Italia sono più che raddoppiate dal 2008, superando il milione nel 2013 e nel 2014.
I dati sulla natalità confermano che le convivenze sono una modalità sempre più diffusa di formazione della famiglia: nel 2014 un bimbo su quattro è nato da genitori non coniugati.