Ogni anno multe per 36,5 euro Bottino “magro” per il Palazzo

Una multa da 36,5 euro: la pagano, ogni anno, tutti i varesini in possesso di una patente di guida. Eppure le sanzioni al Codice della Strada potrebbero essere molte di più, se solo ci fossero dei sistemi per il rilevamento automatico delle infrazioni.

A calcolare l’importo medio delle multe comminate agli automobilisti della Città Giardino è stato il Sole24Ore, che nell’edizione di ieri riportava i dati relativi a tutti i capoluoghi di provincia.

Varese è al 69simo posto in classifica, più vicina ai 60 centesimi pro capite di Caserta che ai 170 di Milano.

È guardando a città delle stesse dimensioni, però, che le differenze saltano all’occhio. Ad esempio Bergamo, che occupa la 19sima piazza con 72,2 euro, piuttosto che Como, al 29simo posto con 60,9 euro di “multa” pro capite. Al di là della posizione, sono i numeri assoluti ad essere diversi.

Nel capoluogo orobico nel 2013 i ghisa hanno staccato sanzioni per 5,3 milioni di euro, in quello lariano per 3,4 milioni. E Varese?

“Appena” 1,9 milioni di euro. Guardando a questi numeri verrebbe quindi da pensare che gli automobilisti varesini siano più disciplinati. Ma è lo stesso comandante della Polizia locale a smentire questa ipotesi. «A Varese», spiega, «non abbiamo telecamere per il rilevamento automatico delle infrazioni». I 65 occhi elettronici che sorvegliano il capoluogo si limitano a registrare quello che inquadrano.

Se però, ad esempio, un’auto entra in zona pedonale senza permesso deve incontrare un “ghisa” per essere multata. Altrimenti la fa franca. A Gallarate, invece, tutti i varchi dell’area a traffico limitato sono vigilati da una telecamera che legge i numeri di targa, li confronta con quelli inseriti nel database degli autorizzati e, se non lo trova, compila la multa.

Risultato? Nella città dei Due Galli, dove lo stesso Lotito si trasferirà come comandante dei vigili a partire da ottobre, il 2013 ha visto emettere multe per 1,8 milioni di euro. È vero, 100mila in meno di Varese: ma a dividere il capoluogo da Gallarate ci sono anche 30mila abitanti di differenza.

La difficoltà a sanzionare chi non rispetta il Codice della Strada, nonostante gli 85 agenti in servizio contro i poco più di 40 che compongono il corpo della Polizia locale gallaratese, non è però l’unico problema che affligge la Città Giardino.

C’è anche da fare i conti con la moratoria alla riscossione coatta, introdotta dal Governo nell’ambito della “rottamazione delle cartelle” prevista dalla legge di stabilità. In pratica, si è deciso di concentrare l’azione su chi ha multe “antiche” che non ha pagato, piuttosto che riscuotere con le cattive da chi ha appena commesso l’infrazione.

Il risultato è che, se nel primo semestre dello scorso anno Palazzo Estense aveva incassato un milione e 54mila euro, al 30 giugno di quest’anno le entrate si sono fermate a 626mila euro, con un calo del 41%.

Anche in questo caso, il raffronto con i Due Galli è impietoso: il 30 giugno 2013 Palazzo Borghi poteva contare su multe per 934mila euro, quest’anno ha dovuto “accontentarsi” di 723mila euro. C’è un calo anche qui, ma è del 23%. In termini assoluti, è circa la metà di quello registrato a Varese.

«Teniamo conto del fatto che molti automobilisti approfittano dello sconto del 30% concesso a chi paga la multa entro cinque giorni», spiega Lotito. I numeri, però, dicono che in autunno troverà una realtà migliore di quella che sta per lasciare.

Varese

© riproduzione riservata