Ora c’è la firma: Accademia nel 2017

Ieri il governatore Maroni e Attilio Fontana hanno firmato l’accordo con il maestro Gualtiero Marchesi. Il sindaco: «Lui è un entusiasta, vorrebbe tempi stretti». Svolta per Villa Mylius: «Gioiello che rinasce»

Sono passate da poco le undici e nel salone dei matrimoni di Palazzo Estense si danno un gran da fare e . Il sindaco di Varese e il governatore della Lombardia sono indaffarati nel sistemare la scrivania dove, di lì a poco, sarà firmato l’accordo di programma per la riqualificazione di Villa Mylius, una delle più incantevoli realtà architettoniche della città. Al posto d’onore, al centro del tavolo, era stato previsto che si dovesse sedere Maroni, pronto però a cedere il posto a , il cuoco italiano più famoso al mondo che è tornato a Varese per la terza volta in tre mesi. E l’approdo di ieri mattina è stato sicuramente il più significativo.

Come si capisce dalle parole del sindaco Fontana: «È un giorno storico perché insieme a Marchesi sottoscriviamo il programma per la ristrutturazione di Villa Mylius e per la realizzazione della nuova Accademia del gusto e delle arti che prenderà vita presto in città e della quale diventerà uno dei punti di riferimento». Di questo progetto si parla da anni ma, dopo la firma di ieri, i tempi dovrebbero accorciarsi come osserva Maroni: «A fine febbraio o comunque entro marzo sarà

pronto il piano esecutivo e in estate incominceranno i lavori che saranno terminati entro il prossimo dicembre in modo da poter inaugurare l’Accademia con il 2017. Non vedo l’ora che sia aperta per andarci a mangiare». Marchesi, sempre molto attento, ribatte subito a Maroni: «Non speri di venirci per sedersi a tavola perché sarà solo una scuola di cucina, di musica e d’arte. Per me è un sogno che si realizza». E dopo aver parlato a lungo con Marchesi, Fontana rivela: «Gualtiero è entusiasta e spera in una tempistica che sia il più possibile rapida. Per il cuoco Varese deve rappresentare il coronamento di un percorso: un master successivo ad Alma, la sua scuola internazionale di cucina italiana a Colorno, o alla facoltà di Scienze gastronomiche di Parma. L’Accademia a Villa Mylius porterà un indotto non indifferente alla nostra città e costituirà un’attrazione per i nostri studenti, contribuendo a rilanciare il De Filippi, istituto alberghiero varesino». «Sono già stato contattato da alcuni colleghi stranieri che sono interessati a capire bene quali attività garantirà la Fondazione Marchesi per mandare i loro ragazzi da noi. Varese può così aspirare a diventare un’eccellenza nel campo della gastronomia proprio come lo è già Parma».In attesa che Marchesi possa sbarcare sul territorio mettendovi radici salde, la città recupera un gioiello e cioè Villa Mylius, da troppo tempo in stato di abbandono. La Regione non si è tirata indietro come spiega Maroni: «Questa è un’altra eccellenza varesina e lombarda e noi abbiamo fatto uno sforzo ulteriore rispetto all’impegno iniziale dal punto di vista finanziario perché serviva aggiungere fondi: diamo tre milioni e 200mila euro. La ristrutturazione si può fare, l’Accademia del gusto e delle arti non è solo la scuola di alta cucina. Il che dice tutto e abbiamo un maestro indiscusso, il numero uno, in cucina e non solo: Gualtiero Marchesi che ci onora della sua collaborazione».

La proposta di riqualificazione e valorizzazione della Villa Mylius prevede in particolare: l’adeguamento edilizio del fabbricato; un progetto culturale, artistico e formativo, gestito dalla Fondazione Gualtiero Marchesi, con percorsi didattici per introdurre i bambini al mondo della cucina, e con corsi internazionali di alta cucina. Il costo complessivo degli interventi di ristrutturazione è di 6.450.600 euro, la cui copertura è garantita da Regione Lombardia per un importo massimo di 3.225.000 euro e comunque non oltre il 50 per cento dei costi sostenuti. Il Comune di Varese metterà 1.725.600 euro, la Fondazione Cariplo garantirà un milione e la Fondazione Gualtiero Marchesi cinquecento mila euro.