Ponte di Vedano, Decathlon ci riprova

Dopo l’ok del Pirellone all’insediamento di Bricoman, il colosso sportivo ritenta. La riqualificazione urbanistica e commerciale dell’area dismessa passa da qui

– Decathlon sotto l’albero di Natale: entro fine anno, infatti, il gruppo francese specializzato in prodotti sportivi, dovrebbe presentare la nuova domanda per l’insediamento del nuovo negozio, uno dei più grandi della Lombardia, dopo la bocciatura regionale di poche settimane fa. «Credo che anche Decathlon – sottolinea il sindaco di Vedano – abbia intenzione di ripresentare la domanda. Non è ancora un fatto ufficiale, ma le indiscrezioni vanno in questa direzione».
La lunga battaglia per la riqualificazione commerciale e urbanistica dell’area

che gravita attorno al Ponte di Vedano dovrebbe, quindi, ricevere nuovi impulsi dopo l’approvazione in extremis del progetto di Bricoman. La vicenda è ormai nota da tempo: Bricoman, azienda specializzato nella vendita di prodotto per la ristrutturazione della casa, e Decathlon, hanno presentato due progetti molto importanti che cambieranno il volto di una delle aree nevralgiche del Varesotto, proprio alle porte del capoluogo, a due passi dalla Pedemontana. Due progetti collegati che vedranno sorgere due negozi: il punto vendita di Bricoman sulle ceneri della ex Sottrici che dovrebbe essere presto demolita, mentre di fronte, non lontano dal passaggio del torrente Quadronna, spunterebbe il negozio con gli articoli sportivi. Tutto sembrava filare per il meglio quando il primo progetto, quello di Decathlon, poche settimane fa fu respinto.
Prevalsero le pressioni di molti commercianti che avevano firmato una petizione popolare per opporsi al nuovo “gigante” commerciale che avrebbe preso piede tra le due sponde del Ponte di Vedano. Dopo alcune vicissitudini passò, invece, il progetto di Bricoman. In prima battuta il piano su rimandato, ma poi il Pirellone diede il via libera dopo aver ricevuto una serie di integrazioni, in particolare rispetto alla viabilità.

Le integrazioni apportate al progetto originario, però, ha gonfiato i costi complessivi che i due partner avrebbero dovuto sostenere: motivo per cui, nel caso in cui fosse confermata la bocciatura di Decathlon, Bricoman difficilmente andrebbe avanti da solo, ma è molto probabile, anzi quasi certo, che lascerebbe perdere investendo in un’altra parte della Lombardia.
Il Varesotto si ritroverebbe senza un investimento quantificato in almeno una trentina di milioni di euro e decine di nuovi posti di lavoro. «È un progetto importante per il territorio – sottolinea il sindaco – è stato svolto un lavoro enorme anche sulla viabilità». Le resistenze dovrebbero essere state superate: a questo punto anche per Decathlon la strada potrebbe essere spianata. Non resta che aspettare qualche giorno per la verifica del nuovo piano.