#postalapiazza flop: per ora Varese ignora il concorso

«Piazza Repubblica? Un vuoto urbano di cui la gente deve riappropriarsi. Anche attraverso i social network»

– La pensa così Andrea Ciotti, designer ed architetto varesino a cui è stato affidato il non facile compito di coinvolgere la cittadinanza sul tema del grande concorso di progetti per rinnovare piazza Repubblica. Una cittadinanza che, anche sui social, appare riluttante. Piazza Repubblica, racconta Ciotti, di fatto non è mai stata una piazza: prima sede di mercato, poi un parcheggio, non può vantare un passato da punto di ritrovo.

«E anche oggi è solo un punto di passaggio – spiega Ciotti – la gente parcheggia all’autosilo, e la sua meta non è quasi mai qualcosa che c’è in piazza. Perché è uno spazio di fatto privo di attrattività».
C’è il teatro, è vero, ma secondo Ciotti si tratta di un tentativo isolato, perché bar o ristoranti dove ritrovarsi prima e dopo lo spettacolo, di fatto, non sono in piazza Repubblica. Per questo il Comune ha lanciato un bando di concorso a cui hanno risposto 226 architetti,

per rimettere a nuovo uno spazio che dovrebbe finalmente diventare piazza, inglobando anche la caserma Garibaldi, creando attorno allo spazio centrale una serie di spazi di aggregazione, dalla biblioteca ai negozi.
I contenuti dei progetti non sono ancora pubblici, ma il Comune ha comunque voluto tentare di coinvolgere i varesini nel percorso verso la nuova piazza anche attraverso i social media.
Così lo scorso maggio è nata la pagina Facebook VareseRepubblica, che conta 480 like, l’omonimo profilo twitter (176 follower) e anche il profilo Instagram, il social media delle fotografie quadrate, che conta 157 seguaci. Numeri non altissimi, che però non scoraggiano il social team che li segue.

E il 31 luglio è stata lanciata un “instagram call”, ovvero un’iniziativa rivolta ai seguaci di Instagram: con l’hashtag #postalapiazza si è invitati a postare foto di piazze o spazi pubblici visitati durante le vacanze.
«L’idea è quella di coinvolgere i varesini in una riflessione collettiva, per capire insieme cosa può diventare piazza Repubblica. Perché dalla situazione di oggi si può solo migliorare» insiste Ciotti. In una ventina di giorni, però, sono arrivati solo 34 post, pubblicati da meno di dieci utenti. Il più attivo dei quali è proprio vareserepubblica.
«Non mi aspettavo “il botto” con questi profili – spiega Ciotti – Del resto è un’operazione nuova, e a Varese le cose nuove sono sempre guardate con un po’ di diffidenza. Sono i primi profili social destinati a un concorso, non a qualcosa di più concreto come un personaggio pubblico o un luogo ben definito. Qui si vuole raccontare un luogo che sarà. E che i varesini, per ora, tendono un po’ ad ignorare».
Di sicuro, per lo meno, fino ad ora i profili social dedicati al rinnovo di piazza Repubblica si sono risparmiati lo sport preferito degli utenti 2.0, ovvero la polemica volgare e violenta.
Puntano alla collaborazione, una delle cose più difficili da ottenere nel mondo dei social network. Soprattutto per uno spazio mai veramente sentito come parte della città.