Posteggio gruviera, colpa della burocrazia

Nell’area di via San Michele le maxi buche scassano le auto. Il Comune: «Impossibile intervenire». E se si lascia la vettura nel vicino vicolo Crocefisso si dribbla il danno, non la beffa: i vigili multano

Via San Michele, il parcheggione sterrato è una trappola. Occhio alle voragini, ma anche agli agenti di Polizia locale. «Sistemarlo definitivamente non è possibile – ricorda l’assessore ai Lavori pubblici – fino a quando non verrà definito il recupero urbanistico del comparto». Il grande posteggio sterrato al centro del quartiere San Michele, con accesso da vicolo Crocefisso, è da anni fonte di gioie e dolori per chi lo frequenta. I pro? È comodissimo per accedere al centro e ha il vantaggio di essere gratuito, rispetto alle strisce blu che costano ben 1,50 euro all’ora. I contro? Le condizioni del suo fondo sono pietose. Ora più che mai.

Rimasta una delle poche aree di sosta libera nella zona del centro storico e delle sue adiacenze, è molto gettonata sia da chi lavora da queste parti, sia da chi frequenta i ritrovi serali della zona, come ad esempio il noto pub Millenium. Il problema è che, con la pioggia degli ultimi giorni, le pozzanghere hanno coperto parte delle enormi voragini che si sono create tra la parte asfaltata del parcheggio e quella ricoperta con il ghiaietto.

La presenza dei “laghi” d’acqua rende estremamente pericoloso l’accesso ai posti auto, visto che le buche si vedono solo in parte e l’automobilista deve affidarsi alla Madonna dell’Aiuto per sperare di poter salvare ammortizzatori e balestre del proprio veicolo, mentre cerca di parcheggiare. In più, come è successo ieri poco prima delle 13, in pieno orario da pausa pranzo, chi non se l’è sentita di sfidare le voragini rischiando danni alla propria auto (quando si riempiono le file centrali del posteggio, il rischio di finire nelle maxi-buche diventa altissimo) e ha deciso di lasciare il mezzo in sosta lungo il vicolo Crocefisso, si è trovato persino una multa sul parabrezza. Sì, perché c’è un cartello di divieto di fermata all’inizio del vicolo, e gli agenti di Polizia locale sono stati inflessibili. Una situazione che si ripete ciclicamente ormai da anni, con i periodici e saltuari interventi di “riempimento” delle buche con la ghiaia che vengono con il tempo erosi dagli eventi atmosferici.

Alternative però, almeno per il momento, non sembrano esservene. «Metteremo dello stabilizzante per coprire le buche e sistemare la situazione in maniera provvisoria – spiega l’assessore Reguzzoni – Il problema è che quell’area è vincolata rispetto alle iniziative di recupero urbanistico legate al quartiere di San Michele: pertanto non è pensabile una sistemazione definitiva del posteggio, prima che il settore urbanistica dia delle linee chiare di indirizzo sul futuro di quel comparto di città». Come a dire, l’asfaltatura completa dell’area non è nelle previsioni, perlomeno finché non sarà stabilita, se mai verrà stabilita, la destinazione a parcheggio di quel pezzo del quartiere San Michele. Di positivo, perlomeno, c’è che l’area di sosta è pubblica: vuol dire che, in caso di danni provocati dalle voragini, ci si può rivolgere al broker assicurativo del Comune per rivalersi delle spese di riparazione dell’auto.