Prevenire il terrorismo? «Sì, ma noi abbiamo le Punto»

Livelli di allerta alti anche sul nostro territorio: ma c’è penuria di uomini e mezzi

Dopo l’attacco terroristico in Francia innalzati i livelli di sicurezza sul nostro territorio: ma mancano uomini e mezzi. Da mesi lo denunciano tutti i sindacati di polizia.
E la situazione a Varese? «I nostri uomini si ritrovano in città come Busto e Gallarate a prevenire situazioni di pericolo con una vecchia Fiat Punto e al massimo tre operatori per non parlare delle strutture vergognose in cui debbono lavorare ogni giorno – spiega , segretario generale del Siulp Varese- O della polizia di frontiera dell’aeroporto

internazionale di Malpensa con gli organici mai incrementati da decenni». Malpensa è il principale obiettivo sensibile presente sul nostro territorio.
«Parliamo di un aeroporto intercontinentale, non dell’aeroporto di Pisa – spiega numero due del Sap Varese in provincia – La nostra dirigenza in seno all’hub è estremamente sensibile alla questione sicurezza. Abbiamo molte eccellenze ma mancano in organico almeno 80 uomini e 15 mezzi. E parliamo del minimo sindacale». , segretario provinciale del Sap aggiunge: «Da sempre ci stiamo opponendo alla chiusura di uffici e presidi presenti sul territorio – spiega Coppolino – La trasformazione in commissariato del presidio di polizia di frontiera di Luino. O la chiusura dell’ufficio luinese delle polizia ferroviaria».
Il Sap Varese oggi aderendo a una campagna lanciata dal sindacato a livello nazionale spedirà decine di cartoline indirizzate al premier che denunciano tutta questa serie di carenze e una gestione errata delle risorse disponibili.
«Alle famiglie che temono eventuali attacchi a scuole e centri istituzionali va ricordato che in Italia esiste un apparato antiterrorismo che e’ una delle eccellenze al mondo nella prevenzione e nel contrasto al terrorismo e all’eversione», aggiunge Macchi ricordando l’utilizzo dell’esercito nell’operazione Strade sicure.
«Non si potrà certo pensare di vigilare ogni obiettivo potenzialmente critico o di mettere un militare fuori da ogni scuola, municipio, consolato, sede di giornale – conclude il segretario generale del Siulp – Qui è in gioco la sicurezza di tutti i cittadini che potrà essere garantita solo con un corposo e dotato sistema di prevenzione affidato a polizia e carabinieri che invece attualmente sono ancora ridotti ad acquistarsi uniformi e addestrarsi al tiro facendo economia sui colpi sparati al poligono».