Prima i furti, ora gli incendi Ecco il piromane delle barche

Qualcuno l’altra notte ha dato fuoco a quattro imbarcazioni . I proprietari: «Siamo preoccupati». Il sindaco: «Sorveglianza»

– Mistero “incendiario” nel porticciolo di Maccagno. Nella notte tra martedì e mercoledì nel porto della Gabella di Maccagno si sono verificati diversi incendi ad alcune imbarcazioni ormeggiate. Quattro barche sono andate a fuoco riportando diversi tipi di danni. Per fortuna il clima umido del periodo ha limitato il propagarsi delle fiamme ad altre imbarcazioni, sarebbe stato un disastro.

Una situazione non facile quella dei porti maccagnesi, soprattutto questa estate alle prese con una serie di furti che hanno messo in allarme il paese. Marco è stato uno dei primi a scoprire i danni delle fiamme: «Ho lasciato la mia barca alle 11 di sera ed era tutto tranquillo, solo la mattina dopo i Carabinieri mi hanno avvisato del rogo anche il mio scafo è stato leggermente danneggiato e mi hanno chiesto se volessi fare denuncia».


I proprietari delle barche si dicono preoccupati: «Non bastavano i furti di motori o i tentati furti delle stesse imbarcazioni, ora anche gli incendi». D’altronde anche chi mantiene a fatica una barca ormeggiata nel porto deve fare i conti con canoni di affitto annuali salati, nell’ordine di 200/300 euro che fanno inevitabilmente crescere il desiderio di sicurezza. I militari dell’Arma stanno indagando sugli incendi che, a quanto pare sono riconducibili al dolo. «Anche io sono convinto che i roghi abbiano avuto quell’origine –afferma , primo cittadino di Maccagno con Pino e Veddasca- per ora non ci sono riscontri ufficiali ma il fatto che il fuoco abbia colpito più barche fa pensare al gesto di una persona. Se così fosse sarebbe un caso isolato, non da ricondurre ad alcuna tematica più complessa. Certo la situazione dei nostri porti non è serena».

Rifacendosi anche alla mozione rilanciata dall’opposizione comunale guidata da proprio sulla sicurezza delle banchine e all’installazione delle telecamere, il sindaco afferma: «Esiste la necessità di monitorare le aree e purtroppo i porti maccagnesi sono perimetri dai molteplici accessi, la mozione della minoranza è sicuramente importante ma c’è un problema dovuto all’elevato costo di una rete di telecamere. Io vorrei sollevare il dibattito della sicurezza portuale a livello di sponda nel complesso, coinvolgendo anche l’autorità di bacino lavenese, potremmo trovare soluzioni comuni per la sorveglianza. Capisco perfettamente il disappunto di chi paga annualmente il prezzo del posto barca e pretende sicurezza per i proprio beni –termina- la nostra volontà è diretta ad un giusto mix di efficienza e contenimento della spesa».