Prima l’asilo e adesso il liceo «Al Manzoni si studia al freddo»

Un lettore ci ha segnalato il disagio. Il preside: «Solo al piano terra». Già in azione i tecnici per alzare le temperature. Forse non basta

– Il riscaldamento delle aule scolastiche degli istituti cittadini è un argomento che continua a far parlare di sé. Dopo i problemi occorsi alla materna Don Papetti di San Fermo, ieri è scoppiato un caso simile anche al liceo linguistico Manzoni, appena ricompattatosi nella nuova sede di via Monte Rosa dopo il trasloco dal plesso di via Brunico.
Nel rione collinare la notizia è diventata subito di dominio pubblico: il mancato funzionamento delle caldaie ha costretto i vertici scolastici a chiudere l’edificio al ritorno dalle vacanze natalizie, in attesa di risolvere il guasto.

Nell’istituto superiore di Casbeno, invece, la questione è sospesa: i genitori degli studenti si lamentano per le basse temperature patite dai figli, mentre il preside afferma che la situazione è pienamente sotto controllo.
I fatti. La nostra redazione ha ricevuto ieri una mail di denuncia piuttosto circostanziata.
A scriverla il padre di un alunno del Manzoni: «Vorrei riportare l’ennesimo episodio di ingiustificato malfunzionamento della pubblica amministrazione, in questo caso la scuola superiore – si legge nella missiva – A seguito del recente trasloco degli studenti del liceo linguistico dalla loro sede, gli alunni e i docenti del Manzoni stanno subendo gravi disagi di vario tipo: il peggiore è quello del freddo in alcune aule».

«Sembra che la temperatura media sia di 17,5 gradi, assolutamente inaccettabile anche a norma di legge».
«Il preside, più volte interpellato, si è giustificato dicendo che è la Provincia di Varese a dover deve dare l’assenso per alzare la temperatura: sembra, però, che siano finiti i soldi. Ma è mai possibile che con la mostruosa pressione fiscale da cui siamo vessati, i nostri figli siano costretti a stare al gelo a scuola?».
Nell’ottica di capirne di più,

la segnalazione è stata girata al dirigente scolastico interessato, : «Vorrei subito precisare che il problema riguarda solamente le aule al pian terreno, purtroppo caratterizzate da ampie vetrate – risponde – Quelle dei piani superiori sono calde e accoglienti: io stesso vi ho appena fatto supplenza».
Il preside afferma di aver già allertato Villa Recalcati durante la scorsa settimana: «È subito intervenuta la ditta che si occupa della manutenzione dell’impianto, peraltro di nuova generazione, e la temperatura è stata portata al massimo. Ho anche chiesto ai bidelli di tenere chiuse tutte le porte per non far passare il freddo: la nostra è, purtroppo, una struttura molto ariosa. Ritornare ad una situazione di normalità è probabilmente una questione di pochi giorni: a seguito della vostra segnalazione, riprenderò a monitorare la faccenda».
Secondo Ballarini, quindi, nulla si può imputare né alla sua direzione, né alla Provincia di Varese, solerte nell’inviare i controlli necessari.