Profughi a Villa Letizia. È l’ora delle polemiche

Confermato l’arrivo di quaranta migranti africani a Caravate. Assemblea tesa giovedì: «Quale sicurezza dopo i fatti di Colonia?»

CARAVATE – Non sono mancati certo i toni accesi e le polemiche, giovedì sera, dove in un salone dell’oratorio stracolmo di persone, è stato presentato pubblicamente il progetto di accoglienza di 40 profughi africani, di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che verranno ospitati a Villa Letizia a Caravate.
A guidare il progetto è la Caritas della Diocesi di Como, che ha trovato disponibilità nel Vicariato di Cittiglio, che comprende le parrocchie di Caravate,

Brenta, Cittiglio e Gemonio. Confermato il numero di 40 migranti in arrivo, probabilmente già nei primi giorni del mese di febbraio; a gestire l’accoglienza, oltre alla Caritas, sarà la cooperativa Agrisol, presente anch’essa all’incontro.
Il progetto Villa Letizia è stato presentato nei minimi dettagli ed è destinato a durare nel tempo, oltre l’emergenza immigrazione, per dare risposte ai bisogni sociale del territorio. Nella struttura caravatese troveranno spazio anche dei miniappartamenti per padri separati in difficoltà e anche un centro di ascolto.

Tantissimi gli interventi, molto dei quali polemici e preoccupati, sul prossimo arrivo di 40 migranti africani; tra questioni economiche e di spese e dubbi sulla sicurezza del paese e dei suoi abitanti, anche alla luce dei gravissimi fatti di Colonia.
Una scelta quella di accogliere a Villa Letiza quaranta profughi che alcuni hanno visto come calata dall’alto e non condivisa. Proprio per favorire l’integrazione degli ospiti, sono previsti corsi supplementari di italiano, per i quali si sono offerte insegnanti del posto.
«Per quanto riguarda la sicurezza – spiega la vicesindaco di Caravate – avremo il supporto delle forze dell’ordine, mentre a livello comunale sarà impegnata la polizia locale».

Quella di giovedì all’oratorio di Caravate, non è stata una serata facile, anche per i parroci del Vicariato. «E’ corretto dire che l’esperienza che si aprirà ai primi di febbraio presenta problematiche tutt’altro che da salotto sia per il numero degli arrivi in programma sia per gli interrogativi che solleva – annota il parroco di Gemonio don Silvio Bernasconi sul blog parrocchiale – tutti gli interventi hanno contribuito a capire meglio questa esperienza».
Dopo il sit in di domenica scorsa, domani in piazza Garibaldi a Caravate tornerà a manifestare Forza Nuova. «Torneremo a Caravate per lanciare la petizione #CaravateaiCaravatesi – dichiara il responsabile provinciale – a breve chiederemo un incontro ufficiale con il Prefetto per esprimere la più totale contrarietà all’arrivo e al mantenimento dei clandestini a Villa Letizia; il nostro “prossimo” è il popolo italiano».