Profughi: ora sono 120 Costano più di un milione

Crescono ancora gli asilanti ospitati in via dei Mille: resteranno per tutto il 2015. L’assessore: «Farò un sopralluogo». I centri di accoglienza presentano il conto

– Profughi in via dei Mille, ormai sono più di 120. E rimarranno qui probabilmente ancora per tutto il 2015. L’emergenza in provincia di Varese è costata già più di un milione di euro.
Ieri mattina in Prefettura a Varese il vertice tra gli amministratori locali e i gestori dei centri di accoglienza che ospitano i richiedenti asilo che il ministero dell’Interno ha assegnato alla provincia di Varese.

L’assessore ai servizi sociali ha scoperto che il numero dei “profughi” ospitati nella struttura di via dei Mille a Busto Arsizio, la palazzina dell’ex Cral dell’Enel, è già salito fino alla considerevole quota di 121, ancor più dei cento che erano stati registrati nell’ultima riunione prima di Natale.
Ma ha scoperto anche che il bando per la manifestazione di interesse per l’accoglienza dei richiedenti asilo, pubblicato dalla Prefettura lo scorso 19 dicembre, non ha riscosso particolare interesse tra gli operatori,

a parte piccole strutture che possono ospitare solo pochi soggetti. Così è inevitabile che il carico maggiore dell’emergenza continuerà a gravare sulla città di Busto Arsizio, anche se, come ha affermato l’assessore Cislaghi nel corso del vertice, «in via dei Mille non è stato registrato fino ad oggi nessun problema di ordine pubblico». Anche i verbali dei sopralluoghi fatti fino ad oggi lo dimostrano.
Di nuovo c’è anche il dialogo aperto con l’impresa individuale di Katiusha Balansino, che gestisce la struttura ricevuta in comodato dall’Enel: al Comune è stato assicurato che verrà fornita tutta la documentazione richiesta. «Nei prossimi giorni farò un sopralluogo in via dei Mille» annuncia l’assessore Mario Cislaghi. «Anche rispetto alla richiesta di far effettuare ai richiedenti asilo dei lavori di pubblica utilità, è emersa una disponibilità di massima. Valuteremo anche questo aspetto per capirne la fattibilità». In prospettiva di una lunga convivenza, almeno Comune e Balansino iniziano ad intendersi.

Restano i conti dell’emergenza, che faranno storcere più di un naso. Finora, nei nove mesi di servizi svolti per la Prefettura, non solo a Busto Arsizio ma anche a Samarate e Somma Lombardo, l’impresa individuale Katiusha Balansino ha presentato un conto complessivo da oltre un milione di euro per i propri servizi, visto che riceve poco meno di 35 euro al giorno per ogni richiedente asilo: nel dettaglio, 576mila euro nel periodo tra il primo ottobre e il 31 dicembre (nello stesso periodo, per l’analogo servizio, la Fondazione Exodus Onlus, che si occupa di molti meno soggetti, ha presentato un conto da poco più di 77mila euro) e altri 155mila per il periodo 20 ottobre-31 dicembre. E ancora, 190mila euro per il periodo 20 luglio-30 settembre e 95mila e 940 euro per il periodo 10 aprile-30 giugno.