Profughi, per l’Asl tutto ok E sulla rissa è polemica

Busto: dopo i controlli le condizioni igienico-sanitarie sarebbero regolari. Lega e Fratelli d’Italia attaccano: «Un presidio per la sicurezza»

Centro profughi in via dei Mille, la rissa mentre l’Asl eseguiva l’ispezione chiesta dal governatore e dal sindaco . Non si placano le polemiche: la Lega Nord presenta una mozione per chiedere che i gestori «paghino la Tari con le tariffe degli alberghi e non delle utenze domestiche».
Il caos di mercoledì al centro profughi di via dei Mille, nella palazzina dell’ex Cral dell’Enel, si è verificato mentre gli addetti dell’Asl eseguivano l’ispezione sulle condizioni igienico-sanitarie della struttura, come richiesto dal governatore di Regione Lombardia Maroni ma anche dal sindaco Farioli nella lettera inviata all’indomani della bufera per la diretta televisiva su .

Ancora in Comune non è pervenuta la comunicazione ufficiale dell’esito dell’ispezione dell’Asl, ma dalle indiscrezioni in nostro possesso le condizioni igienico-sanitarie della struttura risulterebbero regolari. La presenza dei 121 richiedenti asilo («e non 127», che è invece la capienza massima del centro, come chiarito in commissione servizi sociali dall’assessore ) potrebbe quindi essere “convalidata” dalle autorità. Resta però qualche dubbio normativo sul sovraffollamento, perché effettivamente «non si capisce come possa essere tollerata la presenza di 127 persone in appena sette appartamenti,

stando a quanto ci è stato riferito», come fa notare il consigliere della Lega Nord , che in un’interrogazione in consiglio comunale invoca «chiarezza» sui numeri e sulla regolarità dell’utilizzo dell’immobile.
Qualche risposta ufficiale potrà già darla mercoledì prossimo l’assessore Cislaghi, che ha chiesto la convocazione di una riunione ad hoc della commissione per fare «il punto della situazione» sulla vicenda di via dei Mille. Cislaghi intende inoltre «convocare al più presto un tavolo tra Asl, Comune, cooperativa e tutti i soggetti coinvolti, per definire meglio le regole di utilizzo della struttura», ma in attesa della risposta ufficiale dell’Asl aggira le polemiche. «Il Comune sta facendo tutto il possibile per tenere sotto controllo il problema».

Le polemiche però non si placano. La Lega, oltre a chiedere chiarezza, vuole capire se il centro profughi possa pagare la Tari, la tassa rifiuti, «con la tariffa applicata per gli alberghi invece che quella per le residenze», in modo da poter introitare qualche risorsa in più. Si mobilita anche Fratelli d’Italia, che dopo le violenze chiede «un presidio di vigilanza attivo 24 ore su 24 pagato dall’associazione», attaccando gli esponenti del Pd «che ci avevano definito “fomentatori di paura”» quando Fdi aveva previsto tensioni in via dei Mille.