Pure Villa Tovaglieri nel “quadrilatero” della cultura locale

Le testimonianze della Resistenza costituiranno il primo nucleo della futura Casa del Novecento.«Spazi gradualmente liberi da uffici comunali»

– Con il primo embrione della Casa del Novecento a Villa Tovaglieri, il Comune immagina un “quadrilatero della cultura” a due passi dal centro città. Polo culturale della Biblioteca con la ristrutturazione dell’ex carcere, a seguire quella dell’ex sala Zappellini, “casa della musica” di Villa Ottolini Tosi, Museo del Tessile con l’area feste e Casa del Novecento a Villa Tovaglieri
Donare all’amministrazione: ecco il futuro cuore pulsante della cultura cittadina. Un vero e proprio “quadrilatero della cultura”, come lo immaginano il sindaco e il dirigente del settore politiche strategiche .

Il primo “mattone” arriverebbe con la concessione della sala delle bandiere di Villa Tovaglieri al Fronte Volontari della Libertà, l’associazione che riunisce nelle sue fila persone che hanno vissuto le vicende della Resistenza nel raggruppamento Alfredo Di Dio e altre che hanno continuato a mantenere viva la memoria di quell’esperienza storica.
L’idea che il patrimonio di questa associazione possa essere destinato a Villa Tovaglieri costituirebbe un primo passo concreto per arrivare alla Casa del Novecento,

il progetto che il sette volte sindaco , ancora in consiglio comunale come capogruppo degli Indipendenti di Centro, ha sottoposto da tempo all’attenzione dell’amministrazione comunale.
Sarebbe un luogo deputato alla raccolta di tutte quelle testimonianze, sotto forma di documenti e cimeli, relativi alla storia del secolo appena passato, a partire dalle significative raccolte possedute da varie associazioni combattentistiche e della Resistenza, evitandone la dispersione e il rischio di una futura perdita, ma soprattutto dandone la possibilità di valorizzazione a scopi educativi e didattici grazie ad una sistematizzazione che sarebbe resa possibile soltanto in un luogo dalle caratteristiche museali.

«Pur non essendo mai stata esplicitata, l’idea che un embrione di questa Casa del Novecento possa formarsi a Villa Tovaglieri ha una sua logica e un suo portato di suggestione e fascino», ammette il sindaco Gigi Farioli.
«Innanzitutto – prosegue – nella prospettiva di liberare gradualmente quello stabile di proprietà comunale dagli uffici che oggi ospita, visto che entro fine anno l’ala di Palazzo Gilardoni oggi occupata dal commissariato di Polizia sarà in grado di ri-accogliere e riaccentrare strutture comunali oggi lontane. Ma anche per creare una sorta di polo culturale allargato, mettendo insieme il Museo del Tessile, la casa della musica di Villa Ottolini Tosi e il polo culturale vero e proprio composto da Palazzo Cicogna e dalla Biblioteca, che intendiamo ulteriormente potenziare, dopo il recupero della sala Monaco, con la ristrutturazione dell’ex carcere di via Borroni da destinare anch’esso a finalità culturali».