“Raid” degli spazzini in centro Botte e insulti ai giovanissimi

Netturbini scatenati in piazza Mercato: in tre finiscono denunciati dai carabinieri della stazione di Busto per ingiurie e minaccia aggravata, lesioni e interruzione di pubblico servizio. I tre, tutti dipendenti Agesp (la società che gestisce il servizio di raccolta rifiuti in città è estranea alla vicenda) tra i 35 e i 45 anni, si sono resi protagonisti di un vera e propria spedizione punitiva nei confronti di un gruppo di ragazzini tra i 17 e i 18 anni.

A scatenare la violenta aggressione – avvenuta nel pomeriggio del 24 luglio ma ricostruita dopo accurate indagini – i dissapori tra un padre, alla testa del trio di bellicosi operatori ecologici, e una figlia, 17 anni, che si trovava in piazza Mercato con alcuni compagni di scuola. Pare che il padre non voglia che la figlia frequenti quelle persone.

Insomma la ragazzina quel giorno avrebbe dovuto essere altrove: ovunque ma non in piazza con quegli amici. Il padre deve aver saputo che la figlia si trovava lì e avrebbe perso la testa. L’uomo era in servizio, quindi in orario lavorativo. Senza pensare alle conseguenze ha arruolato due colleghi. Il trio ha quindi dirottato il mezzo per la raccolta rifiuti in servizio in quella zona della città proprio in piazza Mercato. La ragazzina all’improvviso si è ritrovata davanti il padre furibondo. Ne è nato un litigio tutt’altro che pacato.

Il padre ha avuto toni repentini nell’intimare alla figlia di tornare a casa. La ragazzina si è ribellata ed è scoppiato il parapiglia. I colleghi del netturbino non si sono fatti pregare. In un lampo sono partite sequele di insulti nei confronti dei ragazzi che, affatto intimoriti, non hanno battuto ciglio. La discussione è degenerata arrivando al fatidico «Adesso ti spacco la faccia».

Minacce ai danni del gruppetto di ragazzini si sono fatte via via più pesanti. Sino a quando uno dei colleghi del padre iroso non ha spintonato e picchiato uno degli studenti appena diciottenni trovato in compagnia della figlia dell’amico. Il giovane è caduto a terra e nel pestaggio ha rimediato ferite al volto fortunatamente non gravi. È stato portato in ospedale dove ha dovuto ricorrere a cure ospedaliere.

Il trio a quel punto è saltato sul furgoncino per la raccolta rifiuti dandosi alla fuga visto che in parecchi, testimoni dell’accaduto, avevano chiamato i carabinieri.

La fuga non è servita a nulla: i militari ci hanno messo pochissimo ad identificare i tre, anche perchè tre netturbini in fuga sul camion dei rifiuti danno abbastanza nell’occhio. Una volta avuti i nomi e accertato chi aveva fatto cosa sono scattate le denunce. Per i tre i guai potrebbero non finire qui. Sono infatti accusati anche di interruzione di pubblico servizio. In orario lavorativo, con un mezzo di servizio, hanno lasciato perdere il loro dovere per andare a litigare con dei ragazzini. La stessa Agesp potrebbe decidere di prendere provvedimenti interni a carico dei tre dipendenti. Per i quali potrebbe qui di arrivare quanto meno un ammonimento se qualche sanzione più severa.

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