«Riciclare ci costa troppo? Nel 2015 si pagherà meno»

L’assessore Lovazzano spiega perché la raccolta rifiuti è così cara
«C’è bisogno di riorganizzare il servizio: il Comune ci sta lavorando»

Costo del servizio rifiuti, «nel 2014 abbiamo fermato gli aumenti», spiega l’assessore alle Partecipate . E in futuro potrebbero ridursi: dipende tutto da che sarà di Accam e dalla possibilità di aggregazioni con altri comuni. L’esponente dell’esecutivo di centrosinistra risponde così ai dati che indicano come Gallarate sia sì la città del Varesotto con la maggior quota di raccolta differenziata, pari al 65,4%. Ma anche quella in cui il costo del servizio, interamente coperto dalla Tari, è il più alto.

Un elemento paradossale, certamente non gradito ai contribuenti della città dei Due Galli. I quali, nel 2014, hanno pagato 131 euro pro capite di Tari, contro gli 83 spesi dai “cugini” bustocchi per saldare la tassa rifiuti. Possibile, insomma, che Gallarate trasformi il primato ecologico anche in uno economico? «Un primo passo», garantisce l’assessore Lovazzano, «lo abbiamo compiuto nel 2014, visto che abbiamo mantenuto i conti sul livello del 2013».
In realtà, a consultare il portale soldipubblici.gov.it,

si nota una riduzione: due anni fa il costo complessivo è stato di poco meno di 9,5 milioni di euro, contro i 6,7 sostenuti lo scorso anno.
E il 2015? «La situazione dovrebbe leggermente migliorare nel corso di quest’anno», afferma l’esponente dell’esecutivo di centrosinistra, «quando registreremo una leggera riduzione dei costi del servizio». Lovazzano frena però gli entusiasmi: «sarà un miglioramento lieve». E questo perché «i costi sono alti per via di come è impostata l’igiene urbana». Per questo «c’è bisogno di ristrutturare il servizio». Palazzo Borghi ha tutte le intenzioni di intervenire sull’organizzazione.

Ci sono però fattori che incidono su queste modifiche e che non riguardano solo il comune di Gallarate. «Molto dipende da quello che succederà ad Accam». Revamping, chiusura, avvio della fabbrica dei materiali: tutte ipotesi delle quali si discute in queste settimane e che finiranno per incidere sui costi della raccolta differenziata gallaratese.
«Un’altra ipotesi che potremmo prendere in considerazione riguarda l’aggregazione con comuni vicini». Da tempo i Due Galli stanno discutendo con Busto e Legnano per una gestione associata dell’igiene urbana, anche in vista di future gare d’appalto. Certo è che allargare il raggio d’azione riduce le spese: lo sa bene la bustocca Agesp, che raccoglie i rifiuti anche a Fagnano Olona, Marnate e Olgiate Olona. E non a caso a Busto il servizio costa meno.
La volontà dell’amministrazione, che non smentisce i numeri pubblicati dalla Provincia di Varese, è insomma quella di operare per ridurre i costi del servizio. Per raggiungere l’obiettivo occorre però tenere in conto anche fatto che non riguardano la sola Gallarate. Ma, conclude Lovazzano, «in questo momento le questioni sono in sospeso». E quindi, per ridurre la Tari, ci sarà da aspettare.