«Ridiamo della verità In tv c’è chi non merita»

Geppi Cucciari, attrice, comica e conduttrice intervistata dalla direttrice di Ciak al Twiggy di Varese

– «La verità fa ridere e prendere voti». Intervistata da Piera Detassis, direttrice di Ciak, un’inarrestabile Geppi Cucciari attrezzata d’acume, ironia e risposta sempre pronta ha fatto ridere e sorridere il pubblico del Twiggy, in chiusura della prima giornata di “Panorama d’Italia”, l’iniziativa che porta in città incontri tra informazione, cultura, spettacolo, intrattenimento.
«In cartellone tra Maroni e Sgarbi. E quando mi ricapita?». L’attrice, comica e conduttrice ha accettato volentieri di partecipare e, seguendo il filo delle domande,

anche del pubblico, s’è raccontata: dalle attrici preferite – Sophia Loren e Julianne Moore – fino a rivelare il sogno nel cassetto: la notte degli Oscar.
La piccola Geppi – soprannome che le ha dato il papà – che voleva fare la comica: ha capito presto d’essere destinata a far ridere col suo curriculum di ironia, disobbedienza e un goccio di cattiveria. «Ero grassa e la mamma mi pettinava con la riga in mezzo, buffa, divertente, con i denti che non volevano stare molto vicini».
Saper ridere di sé e far ridere gli altri, come ha scoperto di poter fare durante la prima recita all’asilo, sono diventati il suo mestiere. Ma prima d’arrivare al cabaret, «scorciatoia per stare davanti al pubblico», s’è laureata in giurisprudenza. Una che vive «in maniera impressionistica», però, non è adatta a lavorare, come ha fatto per sette mesi, da un notaio: «Davo il meglio di me nella pausa caffè».
Nel frattempo sono arrivati il laboratorio di cabaret e i teatri “off”. «Quelle serate sono utili… per capire che possono sempre tornare». Poi Zelig, i programmi, le sit-com, cinque film e Sanremo, dove Geppi scese la mitica scalinata come Belen, ma scalza. «Era l’anno della farfallina. Quando sono scesa ho detto “per rendere indimenticabile questo festival bisogna togliersi qualcosa”. E ho tolto le scarpe».
La Detassis le ha chiesto cosa rimproveri di più alla televisione, alludendo a “G’Day”, programma di La7 chiuso perché schiacciato dagli ascolti Rai e Mediaset. Lei non recrimina: «Mi dispiace solo che ci siano poche donne, ma anche uomini, che vorrei essere. A volte penso che non tutti quelli che sono lì se lo meritano».
La marcia in più di Geppi? «Veicolo tutta la mia energia comica verso la verità. La verità non sarà mai troppo cattiva. Di solito genera ilarità, perché qualcun altro l’aveva pensata, ma non ha avuto il coraggio di dirla».
Anche dopo gli show «non mi dicevano “fai ridere”, ma “hai ragione”. Se tu hai ragione la gente sorride… o ti vota».
Verità per verità, la Cucciari svela anche perché le donne mettono i tacchi: «Sollevano il gluteo esattamente di quei centimetri che hai sotto il tallone».