Scende l’obesità infantile Merenda pasto a rischio

Il pasto più rischioso per i bambini è la merenda. Lo rivela uno studio promosso dal “Polli Cooking Lab”, condotto su scala nazionale intervistando esperti del settore, nutrizionisti e masterchef, con lo scopo di individuare il problema e proporre soluzioni.

«Il problema infatti è prima di tutto culturale – commenta la tecnologa alimentare del Comune di Varese – per questo i menù che proponiamo nelle scuole sono molto attenti anche alla merenda, cercando un equilibrio tra gusto, golosità e alimentazione sana, e non mancano iniziative che puntano a coinvolgere direttamente anche i genitori».

Secondo gli esperti, la merenda rappresenta per i bambini il pasto più rischioso della giornata (59%), seguito da colazione (28%) e cena (21%).

A rendere “pericoloso” lo spuntino è la tendenza a sottovalutarlo. Troppo spesso considerata come il momento nel quale è possibile fare degli strappi alla regola nell’alimentazione del bambino (73%), lasciandolo libero di mangiare ciò che vuole (55%) e perdendo di vista le quantità (41%). Fattori che contribuiscono ad aumentarne l’incidenza nella piaga dell’obesità infantile contro cui Asl e Comune lottano da anni.

Il primo studio sull’obesità infantile a Varese risale al 2003, l’ultimo a due anni fa, grazie al progetto di sorveglianza denominato Okkio. Confrontando i dati tra le due rilevazioni, i risultati sembrano incoraggianti: la percentuale di sovrappeso è diminuita dal 25,7% al 22,7% mentre la percentuale di obesità risulta addirittura dimezzata, passando in dieci anni dal 14,5% al 7,1%.

I maggiori fattori di rischio derivano proprio dalla merenda che nel 80% dei casi si riferisce a cibi confezionati (le così dette merendine secondo lo studio di Polli cooking lab) e dal consumo di bevande zuccherate come bibite più o meno gassate e succhi: il 33% dei bambini di Varese le consumano due o tre volte al giorno e un altro 36% le assume almeno una volta.

Ecco allora le soluzioni pratiche proposte dai Masterchef ai genitori: si tratta di piatti misti che contengano sia il salato che il dolce, utilizzando alimenti come verdure e insalata oppure tramezzini con conserve vegetali e yogurt e frullato di frutta per il dolce.

«Cibi facili da mangiare mentre si va in giro per casa o si guarda la tv seduti sul divano e facili anche da preparare e da rendere più appetitosi con piatti colorati che invoglino il bambino a consumarli», spiegano.

«La regola deve essere proporre a merenda alimenti freschi con buon apporto nutritivo e poche calorie. Poi lo strappo alla regola ci può stare, purché la trasgressione non diventi sistematica», aggiunge la Ulizzi sottolineando come nei menù scolastici per la merenda siano presenti anche budini, gelati e biscotti, ma soprattutto frutta, spremute e alimenti più salutari.

E per i bimbi più grandi che la merenda la portano da casa? «Ci sono maestre che un paio di volte a settimana chiedono la frutta per merenda e le famiglie si adeguano».

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