Semaforo verde in centro Ecco i soldi per la caserma

«Il 29 luglio si terrà a Varese una riunione tecnica per stabilire lo stato di avanzamento dei lavori. Ma entro fine mese si avrà il progetto esecutivo, e non potrà essere inserita nella lista delle ex caserme che il Governo vorrebbe utilizzare per ospitare i clandestini appena sbarcati».

Lo garantisce , e i varesini ci sperano, perché la Caserma Garibaldi e tutto il comparto di piazza Repubblica sono ormai una ferita aperta e sanguinante della città.

Da Palazzo Estense, intanto, si fa sentire Forza Italia che, dopo l’approvazione dell’emendamento che ha stanziato cinquecentomila euro per la risistemazione del comparto di piazza Repubblica e della caserma, ieri mattina in Comune ha coinvolto il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblicie l’assessore al Verde Pubblicoper raccontare cosa aspetta questo punto nevralgico del centro.

Si salva pure Villa Mylius

«I cinquecentomila euro non verranno più tolti alla sistemazione di Villa Mylius – spiega il consigliere forzista – Ma arrivano da altri capitoli di spesa, soprattutto relativi ai Lavori Pubblici. Trecentomila andranno alla sistemazione della caserma e alla sua messa in sicurezza, il resto andrà per piazza Repubblica». Il progetto in vista di Expo è ancora in via di definizione. L’unica certezza, come spiega Baroni, è nei passaggi per la messa in sicurezza della ex caserma: «Già questa mattina (ieri per chi legge) i tecnici sono al lavoro per i primi rilevamenti sulle fondamenta, che saranno da consolidare».

I passaggi per la messa in sicurezza del lato più preoccupante, quello che dà su via Spinelli, saranno tre: prima di tutto verrà preparata un’imbragatura in grado di consolidare la struttura, poi verranno messe in sicurezza le fondamenta.

«Sotto la caserma passa il Vellone, il resto è formato da fondo sabbioso, e per di più con la costruzione dell’autosilo la stabilità del terreno è cambiata – spiega Baroni – i tecnici stanno procedendo con i carotaggi, per definire poi come è meglio agire».

Infine, la palizzata di legno che per anni ha protetto la strada da eventuali crolli verrà sostituita da una «gabbia» di contenimento, su cui verrà affisso il progetto finale, visibile a tutti i varesini.

«Via Spinelli dovrebbe riaprire entro l’autunno, al massimo a novembre» assicura Baroni. Spostando però di un altro mese la sospirata riapertura.

Anche la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Culturali ha finalmente dato il proprio benestare: entro fine settimana dovrebbe arrivare il parere scritto che approva il masterplan, giusto in tempo per la riunione di martedì con il presidente Maroni.

L’ultimo passaggio sarà l’attenzione alla piazza: tra le ipotesi presentate dal gruppo di Forza Italia c’è anche quella di chiudere definitivamente via Spinelli, utilizzando come passaggio via fratelli Pavesi, che a questo punto andrebbe allargata.

Poco male: il muro di cinta della caserma che dà sulla via è già crollato per metà lo scorso settembre, e l’ultima parte è quella dei garage costruiti negli anni ’60. Niente tra questi particolari, però, è ancora dato per certo.

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