Sensi unici Busto divisa

Rivoluzione dei sensi unici, i cittadini si dividono. «Rischio caos nei giorni di mercato, quando riaprirà il liceo artistico». Ma c’è anche chi chiede altri sensi unici “salva-specchietti” delle auto parcheggiate lungo le vie.

Il rischio di caos viabilistico tra mercato, piscina e liceo di via Manara, sembra essere la preoccupazione maggiore dei bustesi, che da giorni sui social network dibattono con gran fervore sulle modifiche alla viabilità introdotte tra luglio e agosto dall’assessore alla partita Claudio Fantinati e dal comando di polizia locale. La scelta più discussa è quella dei nuovi sensi unici istituiti in via Ariosto e in via Gaeta. «Ci sono passata e mi sentivo persa» il racconto di Elisa.

Altri se la prendono con «il semaforo a tre tempi in via Foscolo, inammissibile», oppure temono «ingorghi nelle ore di punta, perché così si è costretti a passare dal centro». E c’è chi suggerisce, con una pragmaticità molto bustocca: «Prima di spendere soldi, era meglio fare delle prove per vedere se funzionava». In difesa dell’amministrazione comunale si schiera il capogruppo di Forza Italia Enrico Salomi: «A me il senso unico piace – ammette, riferendosi a via Ariosto, che conosce bene anche per questioni di associazionismo sportivo – l’unica cosa sbagliata secondo me è stata allungare i parcheggi davanti al palazzetto dello sport non permettendo così di creare la doppia fila tra chi deve andare dritto e chi deve girare a destra».

Ma anche i sensi unici introdotti nel quartiere Sant’Edoardo lasciano perplessi: «Lo dico da un pezzo che per andare da via Adda a via Castelmorrone mi tocca fare il “giro del mondo in ottanta giorni”» fa notare una cittadina del quartiere. Altri invece invocano nuovi sensi unici, ad esempio in via Pellico-Rimembranze, altra proposta dell’assessorato: «Mi sono già giocato due specchietti» per via del poco spazio tra carreggiata e parcheggi. Stesso problema rilevato in via Caprera, ma anche in via Isonzo. Per la serie, oltre che tutti “ct” della Nazionale, siamo anche tutti un po’ comandanti dei vigili…

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