Sì al bilancio preventivo? A Busto polemica in vista

Bilancio preventivo, verrà approvato in ritardo ma sarà comunque battaglia.

«Comune inadempiente sul patrimonio» attacca il consigliere di Sel , che ha “scovato” un articolo dello Statuto Comunale che imporrebbe la «migliore conservazione possibile» per i beni di proprietà comunale. E se , capogruppo degli Indipendenti di Centro, contesta il fatto (come aveva già fatto in sede di approvazione delle aliquote fiscali nell’ultima seduta consiliare) che si arrivi a «votare il bilancio ad anno concluso» per il secondo anno consecutivo, domani sera è prevista una nuova seduta della commissione bilancio, con la minoranza che affila le armi dopo aver già mostrato diverse critiche al documento finanziario presentato dal sindaco Gigi Farioli, assessore al bilancio ad interim. A partire dal caro-tariffe, «folle in alcuni casi» secondo Cirigliano (Sel). Aumentano in particolare le tariffe per l’uso delle sale e delle palestre, per importi attorno al 5%.

Qualche esempio: la sala delle feste del Museo del Tessile passa da un range tariffario 2013 tra i 257 e i 462 euro a quello 2014 tra i 270 e i 470, la Villa Tosi per i matrimoni da 840 a 860 euro, la Colonia Elioterapica da 308 a 320 euro.

Ritocchi anche per le tariffe orarie delle palestre: quella minima da 2,10 euro passa a 2,20, quella da 6 euro passa a 6,30, mentre quella da 22 arriva fino a 23,30. Dopo il caro-Tasi a danno dei proprietari di casa più deboli, Pd e Sel preparano le barricate anche su questo fronte. Ma l’affondo più rilevante è quello sullo stato del patrimonio comunale, con Cirigliano che sfodera l’articolo 82 dello Statuto Comunale, che recita: «Il Comune gestisce i propri beni avendo cura di mantenere per essi la migliore conservazione possibile e di utilizzare i beni destinati a funzioni o servizi pubblici nel modo più coerente con la loro destinazione e i beni patrimoniali disponibili secondo criteri di redditività». Spiega l’esponente di Sel: «Se pensiamo ad esempio all’ex Calzaturificio Borri, solo per citare il caso più emblematico, ci rendiamo conto che questa prescrizione non è stata per niente rispettata».

Intanto arrivano le prime mozioni: l’ex grillinone propone tre, in cui chiede di regalare i pc obsoleti alle associazione, di utilizzare formati “open data” per il bilancio 2015 e di introdurre criteri di redditi per l’utilizzo dei mezzi pubblici (a partire dalle “tessere oro” e “rosa” per anziani e donne) e del bike sharing.

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