Si avvera il sogno di Luigi Celora: il museo del ciclismo

Per tanti anni la collezione privata è stata custodita gelosamente in casa sua. Ieri sera l’inaugurazione al Museo del Tessile: «Un patrimonio straordinario»

– Si avvera il sogno di : il museo del ciclismo bustese è realtà. Ieri sera l’inaugurazione, al termine della presentazione del libro di “Pantani è tornato”, organizzata nella sala conferenze del Museo del Tessile dall’amministrazione comunale in collaborazione con la libreria Ubik di piazza San Giovanni.
Il piccolo museo, che per tanti anni è stato gelosamente conservato dallo stesso Celora nella sua casa, è stato predisposto proprio in un locale del complesso del Museo del Tessile, dietro le sale gemelle. Affiancandosi all’adiacente “Agorà della Scherma”, va a costituire un polo museale dedicato allo sport di tutto rispetto.

La collezione di Luigi Celora, giornalista sportivo ed ex patron della storica società ciclistica bustocca GS Tre Farioli (ma anche figlio d’arte, dato che il padre Ambrogio è stato un corridore negli anni ’20), comprende labari, coppe, trofei, targhe, quadri, locandine, libri, opuscoli d’epoca, ritagli di giornale, fotografie e maglie, generosamente donati alla città. «Una preziosa raccolta che permetterà di rivivere l’epopea dei più grandi ciclisti bustesi e non di tutti i tempi» la definisce il sindaco Gigi Farioli, che ha condotto personalmente la chiacchierata con il giornalista Davide De Zan. «È un primo nucleo del museo del ciclismo». Ad omaggiare la memoria storica del ciclismo bustese è arrivato anche , ex ciclista professionista originario di Busto Arsizio. A lui Celora, visibilmente emozionato e commosso, ha mostrato le fotografie di quando era una giovane promessa, che fanno parte della collezione del museo.

«In accordo con l’amministrazione e l’assessore allo sport – promette Luigi Celora – ci impegneremo a tenere aperto una volta alla settimana il museo, magari al sabato, per permettere a tutti gli appassionati di visitarlo». L’assessore allo sport plaude all’iniziativa e alla generosità di Celora: «Ha messo a disposizione della città un patrimonio straordinario, che testimonia una volta di più il grande legame che Busto ha con lo sport delle due ruote». Poco più

di un anno fa Celora aveva aperto le porte di casa sua in occasione dell’anniversario della scomparsa del Campionissimo Fausto Coppi, che cade il 2 gennaio, per mettere in mostra la sua collezione di cimeli, offrendosi di realizzare una “mostra permanente”. Il legame con il grande Coppi è uno dei “pezzi forti” del museo: il Campionissimo è stato tesserato dal 1946 al 1960 per il Velo Club Bustese e Celora conserva alcune testimonianze dell’epoca, persino una foto di una visita di Coppi a Padre Pio. Finalmente il sogno del museo del ciclismo si è realizzato.