Si riunisce la giunta. Con il vice ad interim

Morello assente al primo incontro dell’esecutivo dopo la cacciata di Baroni. Longhini fa le veci. Udc sempre più vicina a raccogliere l’eredità dell’alfaniano. Bisogna chiudere: i numeri sono risicati

– L’Udc è sempre più vicina a ottenere l’incarico di vicesindaco per un suo uomo.
Le trattative a tre, che sono proseguite anche con una riunione di vertice ieri sera, tra Lega, Forza Italia e centristi, stanno portando alla quadra del cerchio.

Ovvero quella di concedere all’Udc, e quindi al candidato all’assessorato , la carica di vicesindaco.
Nessuna conferma ufficiale, ma i rumors a Palazzo Estense lasciando intendere che i forzisti potrebbero non opporsi. Nemmeno il gruppo consiliare, per il quale il capogruppo era intervenuto, nei giorni scorsi, sottolineando come non fosse importante il colore politico del vicesindaco.

In sostanza, resterebbe maggiormente “spiazzata” la Lega cittadina, che pur lavorando all’alleanza con l’Udc, avrebbe voluto limitarne il potere in giunta. Si preannuncia quindi un “braccio di ferro” tra lumbard e asse Fi-Udc.
Mentre la prima riunione di giunta del dopo rimpasto, che si è svolte ieri nel pomeriggio, ha visto l’assessore alla Cultura S nei panni di vicesindaco ad interim. Lo stesso Longhini non ha rilasciato particolari dichiarazioni, ma ha sottolineato: «La riunione si è

svolta bene, il lavoro va avanti». A spingere per Morello vicesindaco, del resto, sarebbe una parte stessa di Forza Italia provinciale, molto vicina alle posizioni dei centristi.
La giunta Fontana ha comunque bisogno di chiudere al più presto l’accordo, perché senza Udc, e con la “cacciata” di Ncd, in consiglio comunale l’amministrazione ha una maggioranza risicatissima: 17 consiglieri contro 16 di opposizione. E quindi ha il sostegno solamente dei nove leghisti, dei sei di Forza Italia e dell’ex Ncd , più il voto del sindac.
Intanto, un altro colpo alla Lega Nord arriva dal coordinamento provinciale del Nuovo centrodestra, che dopo una riunione interna lancia un programma per la città apprendo al dialogo, ma chiudendo alla “Lega salviniana”, dicono.

«A Varese in questi giorni si è consumato un brutto spettacolo. Il Nuovo centrodestra non è interessato ai giri di ‘valzer’ e non apprezza questa musica – scrivono in un comunicato i vertici di Ncd – A noi interessa difendere valori e programmi che rappresentano l’elettorato moderato. Non ci riteniamo pecore da rinchiudere nel recinto angusto degli schieramenti. La nostra porta sarà sempre aperta per tutte quelle forze politiche che intendono confrontarsi e lavorare con noi su questi temi».
«Il tradizionale schieramento di centrodestra sta dando segnali di allontanamento da questi valori. Come intendere diversamente la deriva estremista che stanno imboccando la Lega dei preservativi, del gay pride e che fomenta la xenofobia e la Forza Italia dei selfie con Luxuria?»

«Viene da pensare che Ncd stia diventando fastidioso proprio perché non vuole retrocedere rispetto alla difesa di questi valori e rappresenta un forte richiamo a queste politiche».
«Non siamo nemmeno interessati a buttarci nelle braccia del centrosinistra. In questo percorso noi continueremo a lavorare, proponendo un programma per la Città, pubblico, aperto a tutti, in particolare al territorio e alle realtà civiche».
«Nessuno, dunque, si affretti a liquidarci come “Controdestra”! Siamo e continueremo ad essere moderati, riformisti, popolari, convintamente europeisti. La nostra presenza politica è l’esito della nostra identità e dei nostri valori. E proprio perché la nostra identità è chiara, siamo aperti al dialogo con tutti in vista dei prossimi appuntamenti elettorali».