Somma, i profughi ora lavorano: renderanno più bella la piazza

Cinque richiedenti asilo, che si sono offerti volontari, si occuperanno di manutenzioni. Aliprandini: «Partiremo in modo graduale per impegnare chi vuole rendersi utile»

Si comincerà con la panchina in piazza Vittorio Veneto. Da qui, da questo “accessorio”, struttura o semplicemente arredo, voluto dall’ex sindaco, i richiedenti asilo ospitati a Somma Lombardo inizieranno a lavorare, in modo del tutto volontario, per la città dove hanno trovato alloggio. La convenzione tra Comune e società Katiuscia Balansino che gestisce la presenza degli immigrati di via Briante è stata stipulata ed ora sarà possibile impiegare le persone che vorranno rendersi disponibili per lavori utili alla collettività. «Abbiamo pensato di iniziare a collaborare con cinque di loro, di cui quattro affiancheranno il nostro falegname, dipendente comunale, per carteggiare e ridare mordente alla panchina di piazza Vittorio Veneto» spiega l’assessore ai Servizi sociali
. Un passo alla volta. «Ci sono ancora difficoltà di lingua e preferiamo un avvio graduale della collaborazione così da poter impiegare al meglio i richiedenti asilo che vorranno rendersi utili».

La panchina, dunque. Quell’oggetto passato alle cronache con un alone di mistero che i sommesi hanno guardato da principio con titubanza ed estrema curiosità, sarà oggetto di integrazione sociale. Si diceva addirittura che fosse riscaldata, quella panchina. Quando è stata installata, erano in molti in piazza ad osservare il procedere dei lavori. L’ex sindaco aveva riportato l’interesse del console del Giappone per quell’arredo in legno, nudo ed essenziale, che alla gente di Somma è parso sempre un po’ strano pur essendo solo e soltanto una panchina. Una pachina lunga come il sagrato della chiesa e stretta, da condividere con parecchie altre persone.

In un’edizione di Tuttiscrittori, il concorso letterario della Pro Loco di Coarezza, non è mancato persino uno scritto sulla panchina. Così è qui, in pieno centro città, che gli asilanti diventeranno ben visibili a tutti mentre rimetteranno a lucido un arredo dal particolare valore simbolico. L’amministrazione Bellaria è pronta a collaborare con la cooperativa che si occupa dei migranti. Ma non si dica che la precedente Giunta se ne è stata con le mani in mano: è

l’ammonimento del consigliere comunale della Lega Nord
. Il quale ricorda: «L’ex assessore ai Servizi sociali
(Lega) si era già adoperata per una relazione tra le associazioni cittadine e la società che gestisce i profughi di via Briante,organizzando, lo scorso maggio, un incontro esteso a tutte le associazioni, sociali, culturali e sportive. In quell’occasione si è letta la convenzione stipulanda tra il Comune, le associazioni interessate e la Balansino rappresentata dalla responsabile del centro di via Briante e dal responsabile dei rapporti con gli enti locali». Aggiunge Barcaro: «In quella serata non erano presenti in molti perciò ci si prodigò rispedendo una email a tutte le associazioni cittadine».