Somma ricorda la Grande Guerra

Dopo la performance sulle grandi opere dei pittori Impressionisti, il recente Arcimboldo, l’associazione culturale “Quelli del ’63” si cimenta nel ricordo della Grande Guerra fornendo a tutti i visitatori che varcherano la soglia di Villa Bellini (sede dell’evento, ingresso gratuito) un momento di riflessione e di pensiero. Per tutti. Ad accompagnare adulti e ragazzi nel percorso della mostra vivente, ci saranno, infatti, ciceroni che aiuteranno a leggere quegli anni tra il 1915 e il 1918 in maniera semplice ma non per questo banale.

L’anniversario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale si fa così occasione e impegno per guardare al passato e non dimenticarlo attraverso la storia di un ragazzo, realmente esistito, che decide di partire per il fronte e che lascerà traccia di sé e di quel periodo mediante una lettera scritta da una brandina, lontano da casa. Nella mostra, ci saranno momenti sonori e visivi a riprodurre quello che era una trincea; uno spaccato di dialogo tra un sottoufficiale e un soldato prima dell’attacco in programma il giorno seguente darà modo di comprendere come si viveva in trincea e non mancherà l’allestimento di un comando e di un ospedale. Così come gli 85 Caduti sommesi, di cui 23 combattenti, saranno ricordati uno a uno. E’ un lavoro memorabile, quello preparato da “Quelli del ’63”, tra immagini in bianco e nero e, legate all’oggi, a colori che trasudano passione e una profonda capacità intrispettiva. «Perdiamo un po’ di noi stessi ogni volta che la storia viene dimenticata», dice Roberto Caccin, presidente dell’associazione sommese, punta di diamante nel panorama locale del volontariato a scopo culturale. Sabato 19 e domenica 20 settembre, in Villa Bellini (ingresso da corso Europa) sarà possibile non perdere memoria ed empatia. Ingresso sabato dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 21; domenica orario continuato dalle 10 alle 20. Si replica il 26 e 27 settembre.