«Sono senza casa e a un bivio Non posso abbandonare Hera»

Roberto Zucchi, 63 anni, è disoccupato e giovedì sarà sfrattato; «No al dormitorio, lei non può entrare. Aiutatemi e lavorerò per voi»

– Quella di non è una storia diversa, di quelle che vale la pena raccontare perché inedite, mai sentite, mai scritte, curiose.
Quella di Roberto Zucchi è una vicenda come tante se inserita in questo mondo e in questa epoca, anche in una Varese che non può definirsi immune alla difficoltà e alla povertà.
No: entrambe le trovi anche qui, dietro l’angolo di casa, se resisti senza girare gli occhi; oppure le ascolti,

prestando orecchio al quotidiano della gente. Persone comuni, si usa dire.
Roberto Zucchi è un uomo di 63 anni, vive a Sant’Ambrogio insieme a suo figlio Moreno di 40 e fra tre giorni sarà in mezzo a una strada. L’ufficiale giudiziario ha già bussato una volta alla porta del suo monolocale sito nel rione collinare, portando tutt’altro che buone notizie: sfratto esecutivo per morosità nel pagamento del canone d’affitto, un provvedimento rimandato di qualche tempo per permettere di trovare una soluzione temporanea.
Quel tempo è passato, la soluzione non è arrivata e giovedì la sentenza verrà eseguita per davvero, sbarrando le porte a un’abitazione che non potrà più essere definita casa. Roberto Zucchi non ha più pagato perché si è trovato davanti a una scelta: o mangio, oppure onoro l’impegno contrattuale.