Sono tutti in classe ma per i disabili non c’è il professore

Primo giorno di scuola in quasi tutta la provincia. L’allarme dei sindacati per i docenti di sostegno. «Abbiamo più posti liberi che addetti ai lavori»

– Che sia “Buona” o meno, la scuola è iniziata. Nel fine vacanze che ha coinvolto circa 133 mila studenti varesini – tra ricevimenti nelle palestre, discorsi di inizio anno, assunzioni in ruolo dei professori ancora da completare e strutture scolastiche che potrebbero fare i conti con l’austerity degli enti locali – emerge soprattutto un problema: mancano gli insegnanti di sostegno.
A lanciare l’allarme sono anche i sindacati, preoccupati per una funzione che ha più

posti liberi che addetti ai lavori.
I dati diffusi la settimana scorsa parlavano di 267 cattedre di sostegno scoperte su 301 in provincia di Varese: 83 docenti (62 nella scuola primaria, 18 nella secondaria di primo grado) sabato hanno ricevuto la proposta di assunzione a tempo indeterminato all’interno del piano (fase B) di nuove immissioni in ruolo previsto dalla recente riforma.
Evidentemente non basta e non solo a Varese: in Lombardia ci sarebbero solo seimila candidati al sostegno su ottomila posti disponibili. «Le domande sono inferiori alle esigenze – spiega della Flc-Cgil – Per completare gli organici arriveranno insegnanti da altre province». Altro discorso è quello che riguarda i posti vacanti di tutte le altre tipologie di docenza.
Le assunzioni derivate dalla “Buona Scuola” sembrano aver migliorato la situazione (più di 2.500 i neo titolari di cattedre in Lombardia), pur nella consapevolezza che il 2015 sarà un “anno ponte” verso una stabilizzazione del sistema che avverrà più avanti.