Sorpresa in Ticino, il pieno è “low cost” nonostante il franco

Varesini già in fila ai distributori d’oltreconfine. Non succedeva da un po’: merito del petrolio Daniela Maroni: «Adegueremo la carta sconto»

Svizzera e Canton Ticino caput mundi, nonostante tutto, dalla parità euro-franco, ai manifesti contro i lavoratori italiani?
Per i varesini senz’altro sì e lo dimostrano, anche in questa calda estate, le code di automobilisti che dal nostro territorio si recano in Svizzera per fare il pieno di benzina nonostante la carta sconto regionale, oppure il numero di frontalieri che ogni giorno continua a varcare il confine per andare a lavorare in Canton Ticino, partendo prestissimo la mattina di casa e tornando tardi.


Soltanto qualche mese fa, il flusso dei pendolari del pieno che da Varese raggiungeva il confine svizzero per fare il pieno di verde si era di fatto arrestato, dopo la decisione del governo elvetico sul tasso di cambio alla pari tra franco svizzero ed euro.
La convenienza derivante dal fare il pieno oltreconfine era di fatto venuta completamente meno, a maggior ragione per gli automobilisti residenti nei Comuni delle fasce di confine, dotati della carta sconto regionale.

Da qualche giorno però, è tornato ad essere conveniente fare benzina in Canton Ticino, dove evidentemente il calo del prezzo del petrolio incide più rapidamente sul prezzo finale al litro rispetto ai distributori italiani. Fatto sta che un litro di verde a 95 ottani costa oggi nelle pompe svizzere soltanto 1.30 euro al litro, che sommato a un leggero aumento di valore dell’euro sul franco, arrivato a 1.07 franchi, fa crescere fino a 30 o 40 centesimi al litro, il risparmio per l’automobilista.
Ma la nuova carta sconto regionale che adegua automaticamente l’entità dello sconto, non doveva servire proprio a neutralizzare questi scompensi? «L’adeguamento è sì automatico, ma basato sui rilevamenti del prezzo al litro della benzina che spettano secondo gli accordi all’ambasciata italiana in Svizzera e che abbiamo ottenuto avvengano mensilmente e non trimestralmente come avveniva all’inizio» spiega, consigliere regionale della Lista Maroni Presidente.