Stazione, le bici abbandonate intralciano i posti per disabili

Lila Madrigali: «Impossibile parcheggiare negli spazi a noi dedicati». Curiosità: molti velocipedi incatenati da diverso tempo. Di chi sono?

– Biciclette abbandonate sulle rastrelliere fuori dalla stazione. E posteggiate in modo da impedire il posteggio ai diversamente abili.
La questione riguarda i posti auto che si trovano sulla sinistra uscendo dall’edificio dello scalo. Vicino alle strisce gialle, dopo il restyling della stazione, sono state installate delle rastrelliere per le biciclette.

Così vicine che capita che le due ruote finiscano sui posti auto riservati ai disabili. Se infatti si parcheggiano in modo che la parte posteriore sia sull’asfalto, invece che sul marciapiede, le bici occupano il posteggio.
«Un disabile ha due possibilità: o lascia l’auto occupando entrambi i parcheggi, oppure mette l’auto da un’altra parte». La denuncia arriva da , lettrice de La Provincia affetta dalla sindrome di Ehlers-Danlos. E che recentemente ha ottenuto un pass per posteggiare nei parcheggi riservati ai diversamente abili.

/>Il problema non riguarda tanto le biciclette che vengono effettivamente utilizzate. «Stamattina (ieri per chi legge, ndr) sono arrivata e una ragazza stava legando la bici – racconta – le ho fatto gentilmente notare che così non avrei potuto posteggiare io. Lei si è scusata e l’ha sistemata diversamente». Ovvero in modo da non occupare lo spazio per i disabili. Basta farlo presente, insomma, e i ciclisti capiscono la questione. «Per questo basterebbe semplicemente posizionare un cartello».

Il problema è che nelle rastrelliere al di fuori della stazione ci sono anche delle biciclette che hanno tutta l’aria di essere state abbandonate. Legate con tanto di catena, ma dimenticate lì da tempo.
Il fatto è che occupano i posteggi per i disabili. E dunque «chi è in carrozzina non ha lo spazio fisico per uscire dall’auto». Con il risultato che i posti riservati di fronte alla stazione «sono virtualmente inaccessibili».
E per chi è diversamente abile è un problema: «Questi posti sono gli unici nella zona della stazione: il disagio per noi è forte», conclude Lila. Eppure basterebbe molto poco: un cartello per spiegare ai ciclisti come posteggiare, e una tenaglia per rimuovere i velocipedi che ormai sono stati abbandonati.