Strade gruviera. E Pantalone paga

Le strade si sbriciolano, ma i soldi per le asfaltature arriveranno solo a fine settembre. Quando ormai sarà troppo tardi per aprire i cantieri… Ma il confronto tra il costo di una riparazione d’emergenza e quello di una manutenzione ordinaria è impietoso. L’esperto: «A furia di toppe, riparare una strada costa il triplo».

Ormai le strade di Busto sono sempre più a rischio, tra quelle che si stanno sbriciolando e quelle che si fanno il “lifting” tappando le buche con una pezza d’asfalto dietro l’altra. Il prezzo però alla fine rischiano di pagarlo i contribuenti, perché se non si fa la manutenzione subito, le spese salate prima o poi arrivano. E presentano il conto.

Il raffronto tra le spese della manutenzione ordinaria e di quella straordinaria (che per una strada vuol dire: prima o dopo che assomigli a una forma di gruviera) però non lascia scampo.

I casi sono sotto gli occhi di tutti. Si è già intervenuto ad esempio in via Ferrer a Sacconago, dove si era aperta una voragine dovuta a un cedimento del manto stradale. In questo caso il costo complessivo della sistemazione, a cura di Agesp Servizi, è stato di circa duemila euro.

Sempre a Sacconago, in via Lamarmora, all’angolo con via Bassi, dove ormai da tempo giace a terra il cartello di “lavori in corso” in un punto particolarmente delicato della viabilità del quartiere, il preventivo di Agesp Servizi per la sistemazione del tombino che è crollato nel sottosuolo supera addirittura i 4mila euro, in gran parte per i costi di demolizione, scavo e ripristino. Il tutto per dei “quadratini” d’asfalto di pochi metri. Se pensiamo che con mezzo milione di euro di investimento la stessa Agesp Servizi ha avviato una gara d’appalto per il rifacimento di oltre cinque chilometri di strade all’inizio dell’anno, ci rendiamo conto dell’abisso di differenza che passa tra il costo della manutenzione d’urgenza e quello della cura e manutenzione ordinaria.

La prima richiede qualche migliaio di euro per pochissimi metri quadrati di asfalto, la seconda costa all’incirca sui cento euro al metro di strada (inteso in questo caso come lunghezza lineare).

Lo riconosce anche un esperto della materia come il professor , docente di economia applicata al Politecnico di Milano ed esperto di infrastrutture di trasporto.

«Senza la manutenzione ordinaria, i costi diventano esplosivi – dice- A furia di tappezzare le strade, toppando una buca dietro l’altra, riparare una strada finisce per costare tre volte tanto. Perché dopo un certo numero di “pezze”, una strada si sfascia».

Eppure i soldi per le manutenzioni stradali non ci sono. Lunedì si inizia con l’asfaltatura di via Donizetti a San Michele, ma è un po’ poco per i 300 chilometri di asfalto che ricoprono Busto.

Inoltre quest’anno i due milioni promessi dall’assessore ai lavori pubblici nel piano delle opere saranno disponibili solo alla fine del mese di settembre, quando verrà approvato il bilancio. Troppo tardi per nuovi cantieri: difficile ipotizzare asfaltature a ottobre, con l’inverno alle porte. Ecco perché , consigliere del Pd, invita a riflettere sulla «politica delle tasse al minimo» propugnata dall’amministrazione Farioli: «Questi sono i risultati».

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