Stranieri favoriti dai servizi sociali? Niente di più falso

Servizi sociali con precedenza agli stranieri, niente di più falso. C’è solo un settore, tra quelli in carico all’assessorato, in cui gli immigrati superano i “nativi”. Ed è quello che riguarda i minori

– Si smonta insomma quell’affermazione, frutto un po’ di pregiudizi e un po’ di propaganda politica, che vuole corsie preferenziali riservate agli stranieri negli uffici dell’assessorato ai Servizi sociali. I numeri forniti dall’amministrazione dicono che sono soprattutto italiane le persone che chiedono aiuto.

L’unica eccezione riguarda i minori: dei 454 in carico al servizio tutela, poco meno del 55% sono stranieri. Mentre dei 156 che ricevono un contributo economico, quasi il 63% sono figli di immigrati.
Ai nidi, invece, sono il 17,65% degli utenti. Mentre solo 4 dei 20 ragazzi che ricevono assistenza agli studi a domicilio ha genitori non italiani. Così come 4 su 18 sono quelli coinvolti in progetto di affido, ovvero trascorrono parte della giornata ospiti di un’altra

famiglia.
Se si guarda alla disabilità, non c’è uno straniero che riceva assistenza domiciliare. Sono invece meno del 5% del totale quelli che sono inseriti all’interno di un centro diurno, tre su 33 quelli coinvolti in un progetto di inserimento lavorativo. E sono tre su 15 quelli ai quali viene garantito un contributo economico. Appena 6 su 109 gli adulti stranieri con problemi finanziari ai quali il comune ha garantito una somma di denaro. Se si guarda agli anziani seguiti dai Servizi sociali, la presenza di immigrati cala ancora. Nessun ricovero in casa di riposo per cui il comune integra la retta, nessun abbonato al servizio Televita. Tre su 45 quelli che ricevono contributi per la loro grave disabilità, due su 71 quelli ai quali viene fornita assistenza domiciliare.

Stando ai dati Istat, a fine 2013 gli stranieri rappresentavano il 13,8% della popolazione gallaratese. In proporzione, dunque ricevono meno dai servizi sociali rispetto agli italiani. L’eccezione riguarda i minori, ma gli immigrati sono anche quelli con le famiglie più numerose.