«Sul corpo io ho visto i lividi: lo hanno pestato»

Processo Uva, in aula la sorella Lucia: «È morto ma non so perché. Ho scattato le foto a Giuseppe in obitorio. Litigate? Sì, come tutti»

– Morte di : parla in aula la sorella Lucia. «Quando mi hanno detto che Giuseppe era morto non ci ho creduto. Ancora adesso non riesco a credere che sia morto, perché non so come è successo».ha spiegato perché ha rigettato da subito l’ipotesi, perseguita dalla procura nel giugno 2008 (Giuseppe morì il 14 giugno di quell’anno), della colpa medica: «Non mi va bene», ha detto la sorella dell’artigiano morto a 43 anni dopo essere stato fermato ubriaco in via Dandolo con da carabinieri e poliziotti mentre spostava delle transenne in mezzo alla strada e gridava.


Uva fu portato nella caserma carabinieri di via Saffi, quindi trasportato al Circolo perché sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio a causa del “forte stato di agitazione”. E lì è morto intorno alle 10 del 14 giugno.
Lucia Uva ha raccontato di aver visto il cadavere del fratello in obitorio: «Aveva un livido in faccia, lividi sul collo e sul torace. Gli ho toccato la testa ho sentito una “gnocca”, una botta, ho capito che era stato picchiato». La sorella di Uva ha anche dichiarato di aver constatato che il fratello perdeva “sangue dall’ano”.