Suor Mariangela, ecco la sentenza. Condannata per violenza sessuale

Tre anni e sei mesi alla Farè: decisivo l’episodio delle manette. Cadono le altre accuse. L’ex religiosa si dice «stupita e innocente». La madre di Eva: «Ora mia figlia è contenta»

– Condanna a tre anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale per , la ex suora di Busto Arsizio. La donna, accusata di stalking, violenza sessuale e violenza privata, contro, la giovane di Busto scomparsa nel 2011, è stata condannata anche al risarcimento di 50.000 euro e al pagamento delle spese processuali. Inoltre è stata condannata all’interdizione per 5 anni dai pubblici uffici e in maniera perpetua dagli ambienti con minori. In particolare la violenza sessuale per cui il tribunale di Busto Arsizio ha emesso sentenza di condanna riguarda un solo episodio, quello relativo alle manette.

Un fatto risalente al maggio del 2011, poco prima della prematura scomparsa di Eva Sacconago. Episodio raccontato in aula da don . Un episodio che, invece, la ex religiosa, una volta appresa la sentenza, ha contestato con decisione: «Questo episodio – ha ribadito Mariangela Farè – non si è mai verificato». La suora ha parlato con il suo avvocato, , al quale ha confidato il proprio stato d’animo: «Non è contenta – dice il legale che la sta assistendo – e contesta con decisione il fatto delle manette. E’ particolarmente stupita poiché ha ribadito ancora una volta che quel fatto non è mai avvenuto. Faremo di tutto per mettere in luce questa verità. Mariangela Farè è stupita, non è contenta, ma è determinata a veder riconosciuta la sua innocenza». La richiesta iniziale avanzata dalla Procura di Busto Arsizio, rappresentata dai pubblici ministeri e , era stata di nove anni e nove mesi.

Per quattro capi di imputazione su cinque, la ex religiosa è stata assolta con formula piena perché il fatto non sussiste. Per il tribunale non c’è stata violenza privata, né stalking. Mariangela Farè è stata assolta anche rispetto agli altri episodi di presunta violenza sessuale dei quali si è dibattuto nell’aula di tribunale di Busto. L’appello, già annunciato dall’avvocato Busignani, verterà proprio sulla circostanza dell’episodio raccontato da don Bonura. I genitori di Eva Sacconago, e , presenti anche ieri in aula, hanno accolto con moderata soddisfazione la sentenza: «Eva – ripete mamma Giovanna in lacrime – sarà contenta. Questa cosa – ha ribadito emozionata con la foto della figlia tra le mani – l’è costata molto. Ma lo abbiamo fatto per lei».

Anche papà Roberto è soddisfatto, anche se nelle sue parole emerge anche la vena polemica: «La condanna è arrivata – sottolinea il genitore – e le falsità e l’omertà intorno a questa vicenda restano, ma lasciano il tempo che trovano. Mi è dispiaciuto assistere alle negazioni di chi sapeva tutto». La sentenza è stata emessa ieri pomeriggio dal collegio presieduto dal giudice. Ma come hanno già annunciato i legali la battaglia giudiziaria proseguirà anche in Appello.