Svolta nel fallimento del Varese 1910. Tutte le carte finiscono in procura

Risvolto inaspettato dall’istanza di un ex consulente commerciale cui non è stato pagato il lavoro. Il collegio sindacale ha ravvisato negli atti possibili profili di responsabilità penale

Istanza di fallimento per il Varese 1910: gli atti finiscono in procura. Il presidente del collegio sindacale ha ravvisato negli atti presentati possibili profili di responsabilità penale tra i vertici gestionali della vecchia società, presieduta da , carica poi rocambolescamente ceduta dal patron di Oro in Euro prima a e poi ad.

Che il Varese 1910 versasse da anni in difficoltà economiche è fatto noto. Prova ne è l’epilogo della vicenda: pendenze con il fisco e i creditori non onorate per milioni di euro, con il calcio varesino salvato in extremis dai tifosi rappresentati da qualche uomo di buona volontà e la squadra iscritta da una società nuova di zecca, il Varese Calcio, che nulla ha a che fare con il recentissimo passato, in Eccellenza.
Tuttavia,

nonostante si parli di diversi fornitori non pagati per centinaia di migliaia di euro dalla vecchia società (il fisco aspetta invece svariati milioni di euro), ad oggi soltanto un ex consulente commerciale ha presentato istanza di fallimento nei confronti del club. Il debito che si chiede al Varese 1910 di sanare ammonta a circa trentamila euro. Altri creditori, a quanto pare, non hanno voluto agire prima di questa istanza, né esserci in questa circostanza. Forse i creditori non hanno agito convinti di non riuscire comunque ad ottenere nulla. Il consulente commerciale in questione, invece, è andato sino in fondo. La sua istanza, però, ha avuto un risvolto inaspettato. Ovvero la decisione del presidente del collegio sindacale di sospendere temporaneamente l’istanza (ad oggi non c’è ancora un’udienza fissata), inviando i fascicoli in procura. In sintesi per il presidente la documentazione societaria conterrebbe elementi di irregolarità e di illegittimità.

La procura, quindi, ha acquisito tutti gli atti. Il fascicolo al momento sarebbe all’attenzione del procuratoreche dovrà procedere con l’assegnazione. A quel punto la procura aprirà ufficialmente un’inchiesta sui conti e sulla gestione societaria del Varese 1910. Al momento non è possibile ipotizzare su quali capi di imputazione l’autorità giudiziaria andrà a concentrarsi. Potrebbe trattarsi di bancarotta fraudolenta, come di falso documentale o altri reati finanziari e fiscali. L’inchiesta ora si apre sul fronte penale. Dovrà insomma stabilire se, in seno alla gestione societaria, siano stati commessi dei reati. E, se sì, quali e da parte di chi. Al momento non ci sarebbero ancora indagati ma nelle prossime settimane alcune delle persone coinvolte nel Varese 1910 potrebbero essere iscritte formalmente. La vicenda, che ha fatto discutere un’intera città, non è chiusa. E il fallimento, a questo punto, potrebbe non essere la sola questione da affrontare sul piatto.

E del resto negli anni è cresciuta una stretta collaborazione tra i magistrati della sezione fallimentare del tribunale varesino e la procura. Ogni procedura viene sottoposta a un controllo molto serrato con immediata segnalazione alla magistratura inquirente quando dal fallimentare si ravvisano elementi sospetti o non chiari. La parola ora spetta alla procura che a questo punto potrà delegare le forze di polizia ad eseguire l’inchiesta.