Tagli al doposcuola, si tratta Ma inizia la fuga fuori comune

A causa delle difficoltà, alcune famiglie stanno cercando di iscrivere i figli nelle elementari della prima cintura varesina che garantiscono il servizio

Il Comune apre ai genitori per trovare delle soluzioni ma i tagli sul doposcuola continuano a creare difficoltà alle famiglie. Tanto che qualcuno, in questi giorni, sta cercando in extremis di iscrivere i figli nelle scuole elementari di altri comuni, nella prima cintura varesina, come Lozza o Casciago, che garantiscono il servizio.

Questa la situazione dopo l’incontro che si è svolto martedì sera a Palazzo Estense, dove l’assessore ha convocato i rappresentanti delle associazioni dei genitori che nelle scorse settimane avevano esposto forti preoccupazioni per i tagli operati al doposcuola e comunicati solo a scuole già chiuse. Per i genitori delle elementari, come , il fatto positivo è che «da parte dell’amministrazione è arrivata la disponibilità a collaborare per trovare una soluzione al problema. L’auspicio è che risolta la contingenza,

a settembre, possa partire un tavolo di confronto sulla revisione dei criteri di accesso al servizio e per la soluzione di eventuali problemi, coinvolgendo anche i dirigenti scolastici».
Rispetto alla graduatoria ufficiale pubblicata in un primo momento dal Comune, l’altra sera l’assessorato ha proposto di aumentare gli educatori (e quindi i posti disponibili) sulla Pascoli, in modo da assorbire la lista d’attesa più lunga, di 22 bambini. Su altre sette scuole (Cairoli, Canetta, Garibaldi, Marconi, Parini, Bosco e Settembrini), dove ci sono liste d’attesa per il doposcuola lungo (fino alle cinque e mezza) le code saranno in parte riassorbite dalla disponibilità di posti nel doposcuola breve (fino alle 15), in modo da garantire quanto meno il servizio mensa e, anche se solo parzialmente, quello pomeridiano. Nodi rimasti al pettine e ancora da sciogliere sono invece quelli che riguardano altre tre scuole con considerevoli liste di attesa: la Baracca di via Morselli, (71 le richieste avanzate, solo 50 i posti messi a disposizione), la Carducci di Casbeno (75 domande e 50 posti attivati) e la Fermi di Bobbiate, dove il Comune ha attivato 50 posti per il doposcuola su 66 domande presentate. Tutte e tre le scuole appartengono all’Istituto compresivo Varese 5, guidato dalla scuola media Dante Alighieri del centro. In totale qui i bambini in esubero per il doposcuola sono 62 e in due scuole su tre la lista d’attesa conta più di venti bambini. Tanti considerando che la norma prevede un educatore ogni 25 alunni, e dunque rispondere all’esubero non può essere considerato in alcun modo uno spreco. Per queste tre scuole la partita però rimane aperta, dato che il Comune pare si sia impegnato ad aprire un dialogo con le associazioni dei genitori e con la preside dell’istituto scolastico per trovare una soluzione praticabile.