Taser e peperoncino Il Siulp trova “nuove armi”

Taser e spray al peperoncino in dotazione agli uomini della polizia di Stato: il plauso del Siulp, il sindacato italiano unitario lavoratori di polizia, riunitosi in assemblea generale ieri mattina a Villa Recalcat

«Per quanto riguarda il taser è stato dato il via libera alla sperimentazione – ha spiegato il segretario provinciale – che speriamo possa concludersi in tempi brevissimi: questo strumento infatti consente di tutelare al meglio sia il cittadino sia l’operatore di polizia».
Quello della dotazione taser è stato uno dei principali argomenti affrontati ieri mattina. Il Siulp è estremamente favorevole all’introduzione di questo strumento che è in sospeso da anni.
«L’ultimo impegno del Governo va in questa direzione – ha detto Macchi – Questi strumenti potrebbero rientrare nella dotazione del poliziotto, che attualmente si trova a dover fronteggiare situazioni critiche o con la pistola d’ordinanza oppure a mani nude».

Ospite principale dell’assemblea è stato il segretario nazionale del Siulp : il massimo esponente del sindacato ha affrontato diversi argomenti che coinvolgono la polizia di Stato, come il recente sblocco del tetto salariale, il riordino delle carriere, il contratto di lavoro e, nel suo complesso, la situazione della polizia di Stato.
Che si trova a dover fronteggiare problemi quotidiani, come ad esempio la mancanza di mezzi a disposizione, con stanziamenti sempre più risicati per il rinnovo di questi preziosissimi strumenti di lavoro.
Per quanto riguarda il tetto salariale, «dopo un anno e mezzo di pressione abbiamo ottenuto lo sblocco: questo non significa che ci sarà un aumento delle retribuzioni, ma che torneremo a percepire quanto dovuto, dopo il “congelamento” del 31 dicembre 2010», ha spiegato Romano che, “preso d’assalto” dai giornalisti ha affrontato anche il tema delle telecamere sulla divisa che moltissimi poliziotti invocano a tutela della correttezza del loro operato.

«Mentre per l’utilizzo della microcamera sull’uniforme di ordine pubblico, il dipartimento della polizia di Stato ha tardato la sperimentazione giustificandosi che era necessario acquisire il parere preventivo dell’Authority a garanzia della privacy, da mesi assistiamo ad una campagna di informazione con la quale un’organizzazione sta distribuendo un’apparecchiatura per la video registrazione di immagini e suoni a tutti i poliziotti senza specificare se la stessa è stata autorizzata dal dipartimento della polizia di Stato. La situazione deve essere al più presto chiarita», ha concluso Romano.