Terrorismo: Varese alza la guardia

Vertice in prefettura per definire un piano di sicurezza. Anche il Sacro Monte tra gli obiettivi sensibili. Osservate speciali le manifestazioni pubbliche, Malpensa e le maxi infrastrutture. Ecco cosa cambierà

– Dopo la terribile mattanza di Parigi, Varese alza la guardia contro il terrorismo. Il territorio deve essere più controllato, il che comporta: ridefinire i compiti delle forze dell’ordine; tempi più lunghi per chi varca le frontiere; più accortezze per chi vuole organizzare un evento.
«Oggi non esiste una graduatoria di rischio. Perché, se un terrorista vuol colpire, può colpire ovunque. Stiamo cercando di adottare tutte le misure possibili per diminuire il livello di rischio potenziale» spiega il prefetto , che ieri mattina ha convocato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Un tavolo a cui partecipano la Provincia (con il presidente ) e i comuni di Varese, Gallarate, Busto Arsizio e Saronno con i rispettivi sindaci e gli assessori di competenza.

L’incontro – che segue due riunioni tecniche organizzate sabato e lunedì – ha avuto lo scopo di spiegare ai sindaci le misure di sicurezza da adottare per “prevenire” atti terroristici sulla base delle indicazioni del Comitato nazionale di ordine e sicurezza pubblica.
«Ci sono tre linee di intervento – ha chiarito Zanzi – La verifica degli obiettivi; l’intensità dei controlli e il controllo alle frontiere. Per i valichi aperti 24 ore su 24, come Varese e Gaggiolo,

è stato alzato il livello di controllo. Negli altri valichi, sono stati aumentati i presidi e i controlli di retrovalico con le pattuglie».
«Ai sindaci è stata chiesta la massima collaborazione possibile attraverso la rimodulazione dei servizi della polizia locale, che deve riorganizzarsi per effettuare servizi più estesi, in modo da liberare le altre forze di polizia e renderle disponibili ai nuovi compiti richiesti – ha spiegato il Prefetto – In più, abbiamo chiesto di verificare il funzionamento dei sistemi di videosorveglianza, che devono essere il più efficienti possibili. Qualora non funzionino, dovranno essere sostituiti».
Il Sacro Monte potrebbe diventare un obiettivo sensibile con il Giubileo: ogni iniziativa che si realizzerà lì – come l’apertura della Porta Santa, che è l’unica attività in programma ad oggi – dovrà essere effettuata prendendo precauzioni straordinarie (il Prefetto ha già incontrato la Curia per parlarne).

In generale, ogni manifestazione di richiamo dovrà essere considerata «sensibile»: gli organizzatori, qualora prevedano molto pubblico, dovranno segnalarlo alle forze dell’ordine, che presenzieranno all’evento.
Su Malpensa è stato fatto un focus particolare perché rappresenta l’infrastruttura di maggiore visibilità sul nostro territorio.
L’aeroporto già da venerdì notte ha elevato il suo «modello di allarme», cosa che significa svolgere controlli supplementari rispetto agli ordinari. Tali controlli comportano un rallentamento per le persone e i bagagli che devono imbarcarsi.
Durante la mattinata è stato fatto un elenco di obiettivi sensibili sulla base di diverse motivazioni. Sono sensibili i luoghi dove si ritrovano persone, associazioni, fondazioni, così come lo sono strade e infrastrutture. Le aziende francesi di grandi dimensioni, alla luce dell’attentato di Parigi, diventano obiettivi sensibili, ma nel nostro territorio non ci sono. Nessuna novità per i controlli nei centri islamici che non sono a rischio per attacchi terroristici e, riguardo ai quali, continuano le abituali cautele. «I sindaci hanno manifestato piena disponibilità a collaborare» ha concluso il Prefetto Zanzi.