Tornano i medici per i disabili. E sono volontari

Il servizio Dama non verrà soppresso, anzi a brevissimo riprenderà con alcuni medici volontari. Ma per avere una persona stabile servirà un anno. A rassicurare i varesini circa il proseguimento del servizio Dama è Callisto Bravi, direttore dell’ospedale del Circolo, intervenuto giovedì sera in consiglio comunale per illustrare le misure adottate per migliorare la gestione del pronto soccorso.

Il servizio Dama ha la finalità di accogliere e assistere i pazienti gravemente disabili, adattando il percorso ospedaliero sulla base delle specifiche esigenze.

«Ci tengo moltissimo al Dama. Quando sono arrivato a Varese nel 2012 ho dato l’ultimatum a un progetto che era in stand by da sette anni – afferma Bravi – Il contratto del medico che se ne è occupato fino a oggi, , non ha potuto essere rinnovato perché le condizioni normative lo impediscono».

«Diurni avrebbe potuto continuare a titolo gratuito ma non ha fatto questa scelta e io, giustamente, non posso decidere della libertà delle persone».

Ma il Dama non si fermerà: «Al più presto, per due o tre mattine alla settimana, il servizio continuerà con alcuni medici volontari. In più, saranno presenti quattro infermieri». Invece «per stabilizzare una figura servirà circa un anno».

La voce di Luca

A sollevare il caso il consigliere forzista , secondo cui il mancato rinnovo dell’incarico a Diurni è «un clamoroso autogol della direzione sanitaria dell’ospedale di Varese, visto che è un medico amatissimo e stimato da centinaia pazienti con gravi patologie».

Secondo Cosentino «la motivazione espressa da Bravi, ovvero che il mancato rinnovo era dovuto alla legge Madia che non consente il conferimento di incarichi dirigenziali a persone in pensione, è illegittima».

Anche , consigliere del Pd, ha fatto cenno al caso Dama nel suo intervento, chiedendo come sarebbe stato gestito il servizio nel futuro. Su tutte, la voce di , che in questi giorni si è levata con forza in difesa del Dama. Le domande dei consiglieri non hanno riguardato solo il Monoblocco, ma anche l’ospedale Del Ponte. Bravi ha confermato che sarà pronto entro la fine del 2016.

«Abbiamo apportato una variante al progetto per collegare tra di loro anche il quinto piano della parte nuova al padiglione vecchio – ha spiegato il direttore generale – Sono arrivati anche i fondi per acquistare la risonanza e altre strumentazioni, ma prima di procedere serve l’autorizzazione del Ministero».

Per competenza tecnica, ha spiccato la relazione di , di M5S, professione ingegnere, che ha illustrato in modo dettagliato un piano per far funzionare il pronto soccorso nei momenti di sovraffollamento.

Tre letti liberi in ogni reparto

Secondo lui dovrebbero esserci sempre tre letti in ogni reparto liberi proprio per il ricovero delle persone che si presentano al pronto soccorso con specifiche patologie.

(Lega) ha poi commentato: «In Italia per la sanità ci si approccia come al calcio: si è tutti allenatori».

I consiglio si è sciolto intorno all’una di notte, dopo interventi fiume, nei quali in molti hanno ribadito il sentimento di affetto che i varesini nutrono verso l’ospedale del Circolo.n A. Mor.