Totòtruffa versione 2015 Basta un armadio con doppiofondo

Il giochino era semplice ma efficace: mentre i complici chiudevano l’affare, il truffatore, nascosto nell’armadio, sostituiva i soldi veri con quelli fasulli.

– Trecento cinquanta mila euro sottratti con una truffa degna di una pellicola del grande Totò: mentre i complici contrattavano l’acquisto di lingotti d’oro con i commercianti di preziosi, durante un incontro in un albergo nel gallaratese, il terzo soggetto era nascosto nell’armadietto e scambiava i soldi veri con quelli fasulli, tanto che al termine della transazione i truffatori riempivano la valigetta di lingotti d’oro, mentre i commercianti di preziosi se ne andavano con un “pacco” pieno di banconote fasulle. Un “giochino” da centinaia di migliaia di euro, ma nelle ultime ore grazie agli agenti di polizia del commissariato di Gallarate, guidato dal dirigente Gianluca Dalfino, coordinati dal Pm di Busto Arsizio, Luigi Furno, tre truffatori (accusati anche di ricettazione) sono finiti in manette.