Traffico internazionale di armi dalla Svizzera alla Sicilia, via Varese

Traffico internazionale di armi dalla Svizzera alla Sicilia attraverso i valichi varesini: prime condanne. L’indagine, coordinata dal pubblico ministero di Varese Agostino Abate, bloccò sei persone, tra queste anche Francesco Aparo, ex militare dell’esercito di origine siciliana all’epoca in servizio a Novara, e i fratelli Emilio e Pietro Ghidelli, veri e propri appassionati di armi. Oggi, davanti al gup Anna Giorgetti, è arrivata, con rito abbreviato, la condanna a tre anni e quattro mesi per Emilio Ghidelli.

Il giudice per l’udienza preliminare ha inoltre disposto il rinvio a giudizio di Aparo e Pietro Ghidelli, ratificando il patteggiamento a un e otto mesi di un quarto coinvolto. Gli ultimi due indagati sono invece stati prosciolti. L’indagine scattò dopo un controllo al valico di Zenna. Una Fiat Marea Station Wagon fu perquisita dai militari della guardia di finanza di Luino e nel vano della ruota di scorta fu trovata una mitraglietta – fabbricazione italiana, ma assemblaggio svizzero – chiusa con un lungo silenziatore irregolare e 1500 munizioni. Le fiamme gialle perquisirono la casa dell’uomo, a Brissago Valtravaglia. Trovando altro materiale interessante detenuto illecitamente: due fucili a pompa, ancora imballati, una carabina, 2000 munizioni, due baionette. L’indagine si allarga: la guardia di finanza tira i fili, cerca riscontri e arriva a quattro persone, sospettate di esser implicate nel sequestro della Spectre. A Cittiglio, a casa di un libro professionista di 46 anni, viene trovato un fucile da bracconaggio con il mirino notturno. Altri due indagati vengono perquisiti a Luino e a Chivasso. Il grosso è a Novara e a Lentini, nelle abitazioni di Francesco Aparo. Alla fine, la traccia di Zenna, portò a un arsenale sbalorditivo: 33 armi lunghe, 48 revolver e pistole, 108 caricatori, 12.161 munizioni di vario calibro, quattro silenziatori, 1.200 inneschi per munizioni, 31 baionette e pugnali, 774 ogive, 608 bossoli, un ordigno esplosivo con innesco a inciampo, 1,7 chili di polvere da sparo, cinque pallini di piombo. Il 2 dicembre si aprirà il dibattimento a carico di Aparo e Ghidelli.

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