Tutti a trenta all’ora in centro a Gallarate e vigili in borghese

Si presenta il comandante della polizia locale. Tra le nuove direttive la limitazione della velocità e la lotta a chi parla al cellulare mentre guida

È arrivato il nuovo comandante della Polizia locale. E porta con sé i 30 chilometri orari nel centro cittadino. Oltre che in quelli di Cedrate, Crenna e Arnate.
Presentato ieri nel corso di una conferenza stampa dal sindaco , il nuovo responsabile della Polizia locale si pone come primo obiettivo quello di rendere operativa una delibera del maggio dello scorso anno.

Documento che prevedeva di introdurre il limite di velocità a 30 chilometri orari, già in vigore nel centro pedonale, in via Poma, via Trombini e via Postporta. Quindi in via Arno e via Garegnani ad Arnate, via Donatello a Crenna, via Fiume e via San Giorgio a Cedrate. Ed è proprio da queste ultime che si partirà nei prossimi giorni. «Questa amministrazione ha cercato di inserire al comando dei vigili persone con esperienza in città più

grandi», ha sottolineato il sindaco. L’ex comandante ha servito a Milano, Lotito arriva da Varese. «Sono molto contento di essere a Gallarate», ha commentato il nuovo capo dei vigili, «una città vivibile, ordinata e con un traffico contenuto». In realtà nei Due Galli i problemi non mancano. A cominciare dai questuanti, più o meno molesti, che hanno occupato le ex officine ferroviarie di via Pacinotti.
Difficile che le ferrovie seguano il consiglio di Guenzani di «abbattere questi immobili» per risolvere i problemi di sicurezza all’interno degli edifici, ai vigili il compito di arginare la questua molesta. «Siamo già intervenuti per dissuadere, rifacendoci a regolamenti comunali che consentono di contenere il fenomeno». Ancora, «attendiamo la nuova legge regionale sulla Polizia locale per capire quali margini di manovra avremo», l’impegno di Lotito. Norma che definirà anche la possibilità di collaborare con i comandi di comuni vicini specie per i pattugliamenti notturni.
«Abbiamo intrapreso una serie di iniziative con l’ispettorato del lavoro su alcune attività produttive che appaiono sospette», ha aggiunto il comandante. Che intende utilizzare molto anche le pattuglie in borghese, anche solo per multare chi guida parlando al cellulare.
Con l’arrivo delle festività natalizie, poi, «rafforzeremo la presenza del vigile di quartiere nel centro storico». Sul piano delle multe «non vogliamo alimentare il bilancio con i proventi delle sanzioni», ha garantito il primo cittadino.
Oltre alla repressione, si punta molto sulla prevenzione, a cominciare dalla conferma dei corsi di educazione stradale all’interno delle scuole. L’obiettivo è anche quello di instaurare un dialogo con i cittadini, spiegando loro le scelte compiute della Polizia locale e dall’amministrazione.