Tutto esaurito al Sociale. «Che sia un anno di luci»

Edizione decennale per il concerto di Capodanno di Microkosmos. Il sindaco Farioli: «Nel 2016 scelte importanti. Busto nel cuore»

BUSTO ARSIZIO – Il Concerto di Capodanno del “decennale” di Microkosmos incanta il Teatro Sociale. Tutto esaurito, applausi scroscianti, ma anche l’ultimo «buon anno» con la fascia tricolore per il sindaco : «2016, anno di scelte importanti. Che sia più di luci che di ombre».
Ormai ogni appuntamento con i riti di una tradizione cittadina ormai consolidata, per il sindaco Farioli si trasforma in occasione per congedarsi, in vista della scadenza del suo secondo mandato con la fascia tricolore.

Accade anche al Teatro Sociale, per l’edizione 2016 del Concerto di Capodanno dell’orchestra Microkosmos del maestro , che puntualmente rituffa la platea (tutto esaurito, come tutti gli anni) di piazza Plebiscito in un’atmosfera da «piccola grande Vienna», come la definisce lo stesso sindaco. Che parla di Busto come di «comunità che sa coltivare la propria passione e il proprio talento. Orgogliosa della storia e delle tradizioni, ma anche consapevole che la sua grandezza di essere aperta e lungimirante».

E nell’anno che è della Misericordia per il Giubileo e della Luce per l’Unesco, l’auspicio di Farioli ai bustocchi è «che il 2016 vi sia lieve, e vi liberi da tante preoccupazioni. Anche dal sindaco Farioli, che verrà consegnato alla storia. Ma Busto non uscirà mai dal mio cuore». Il suo ringraziamento solenne ad una «comunità che», dice parlando di sé in terza persona, «ha avuto la pazienza di sopportarlo, l’amore di ascoltarlo, la determinazione di criticarlo».

Perché il 2016 sarà «un anno che porterà a noi e alla nostra città scelte importanti. Porti a me e a tutti coloro che avranno coraggio e carità di impegnarsi luce alle menti e pace nei cuori. E che sia un anno più di luci che di ombre». Poi il concerto, subito con una sorpresa: gli orchestrali e il maestro Fabio Gallazzi che inforcano occhiali da sole e intonano l’inequivocabile “tema della Forza” di Star Wars, prima di riprendere il classico programma di brani di Strauss, che si chiude con una serie di simpatiche gag e di “bis”, fino alla Marcia di Radetzky ritmata con il battimani della platea, proprio come a Vienna. Ci sarebbe spazio anche per un’altra sorpresa, con il maestro Gallazzi che chiama sul palco il neo-novantenne per proporre la sua hit in dialetto bustocco “Talò dì talò”, peccato solo che il medico con la passione del canto, che ne è l’interprete, è giù di corde vocali. L’occasione del concerto di Capodanno 2016 è stata speciale anche per l’orchestra Microkosmos, che ha potuto celebrare il suo decimo appuntamento con l’esibizione del primo gennaio, dalla prima edizione del 2005 (considerando un anno di stop). «Da allora l’orchestra è migliorata parecchio» sostiene il maestro Gallazzi.