Uccide la moglie tagliandole la gola

Omicidio in via Ristori a Gallarate: l’uomo si è alzato mentre guardava la tv e l’ha accoltellata nel sonno. Nel letto con lei c’era il figlio di quattro anni. Mistero sul movente, il killer: «Non so perché l’ho fatto»

– Ha ucciso la moglie senza un motivo apparente con una coltellata alla gola mentre stava dormendo. Le ha inflitto il fendente fatale davanti al figlio di 4 anni, che stava dormendo nel lettone con i genitori. La figlia maggiore, anche lei minorenne (10 anni circa) si trovava, invece, nell’altra camera. Per la donna, (ma per tutti era Marianna) 31 anni, originaria dell’Albania, non c’è stato purtroppo nulla da fare. Ha perso la vita nel giro di pochi minuti per mano del marito,

, 42 anni, anche lui originario dell’Albania. Per tutti era Gino. Erano passate da poco le due di notte quando una vicina di casa avrebbe sentito l’urlo della donna. I fatti si sono svolti al secondo piano di una palazzina di via Adelaide Ristori, tra Cassano Magnago e Gallarate, all’interno del territorio comunale di Gallarate. Secondo una ricostruzione dei fatti il marito non si trovava in camera da letto, ma pare stesse guardando la televisione.

La moglie, invece, era a letto e stava dormendo già da un bel pezzo. A un certo punto, per motivi ancora in fase di ricostruzione, ha afferrato un coltellaccio da cucina di una trentina di centimetri (la lama di una quindicina di centimetri) dirigendosi verso la camera da letto. A quel punto ha inflitto il colpo fatale alla coniuge, raggiunta alla giugulare da un unico fendente. Un colpo fatale che le ha tolto la vita in un lampo.
Non c’è stato neppure il tempo di chiamare i soccorsi. La donna è spirata davanti agli occhi del marito e a quelli degli altri familiari: i due figli che erano in casa e i parenti che sono subito accorsi sul luogo della tragedia. Il coniuge, infatti, avrebbe subito contattato la sorella per chiedere aiuto, ma quando la donna è arrivata non c’era già più nulla da fare. Nel frattempo la parente ha richiesto anche l’intervento dei mezzi del 118 che si sono precipitati in via Ristori, ma hanno potuto solo constatare il decesso. Sempre secondo le prima informazioni, Gino Preducaj, scioccato per quello che aveva fatto, si sarebbe anche inflitto un paio di colpi con lo stesso coltellaccio da cucina usato per uccidere la moglie. Si sarebbe procurato dei tagli superficiali all’altezza dell’addome, medicati con un paio di punti di sutura.

Forse voleva farla finita, ma poi non se l’è sentita di andare fino in fondo, o magari voleva solo punirsi per quello che era successo. Il movente dell’omicidio per il momento resta misterioso. L’uomo, durante l’interrogatorio di ieri mattina, alla domanda del perché avesse ucciso la moglie non è stato in grado di fornire una risposta. Ha detto che non lo sapeva. Ha ammesso le proprie responsabilità, ha raccontato i fatti, ma sul movente ha fatto scena muta. Non è stato in grado di spiegare cosa lo abbia spinto a impugnare il coltello mentre stava guardando la tv e per quale motivo, di punto in bianco, si sia scagliato contro la coniuge che stava dormendo. Non ci sarebbero state liti nelle ore precedenti.
Peraltro secondo il vicinato i rapporti tra i due coniugi non erano tesi. Per fare piena luce sulle circostanze si attendono gli esiti dell’esame autoptico al quale sarà sottoposto nelle prossime ore il corpo della vittima. Sul luogo dell’efferato delitto si sono soffermati a lungo gli uomini del nucleo investigativo dei carabinieri di Varese che hanno compiuto i rilievi scientifici. Le indagini sono coordinate dal pm di Busto, .